MODENA - Quello che è capitato domenica pomeriggio in Piacenza - Modena con il regista brasiliano Bruno che precipita letteralmente di schiena sul tavolo dell'impaurita (a ragione) segnapunti Annalia Marangio, seppur in altri termini, fa il paio con la posizione sul campo della regia del video check, di cui avevamo già parlato quando l'allora allenatore di Piacenza Lorenzo Bernardi, prima dell'esonero, arrivò addirittura a discutere con il terzo arbitro deputato alla postazione videocheck o quando, in altri casi, dirigenti di club seduti a fianco della regia si sono ritrovati a cercare di parlare direttamente con il terzo arbitro…
La grande paura per il giocatore (e la refertista), l'eccessiva vicinanza del videocheck a dirigenti troppo invadenti, fanno sì che qualcosa si debba rivedere nei layout dei campi. Anche perché quella è area di gioco, sarebbe un crimine in fasi calde come queste che un pallone non potesse essere recuperato per quell'impedimento.
IL TAVOLO DEL REFERTISTA - Restiamo al caso del tavolino del refertista. Detto - in verità - che in decine di anni di pallavolo nei massimi campionati infortuni come quello di Bruno sono stati rarissimi (almeno a mia memoria), vale la regola che basta un caso solo di rischio per dover correre ai ripari affinché il caso non si ripeta, magari anche con peggiori conseguenze.
Il regista verdeoro di Modena nella rovinosa caduta si è procurato ("solo") una distorsione alla caviglia destra, forse anche lieve grazie alla cavigliera di supporto, ma l'impatto di schiena sul tavolo poteva dare ben altri problemi. Così come ben altri problemi - oltre lo spavento - poteva accusare la refertista.
Se nelle palestre minori gli spazi non permettono molte soluzioni alternative, in Superlega e A1 femminile la logica di un tavolo di referto “inglobato” in aree più arretrati, fuori dal campo, lascerebbe libera quella zona e allo stesso tempo eliminerebbe spigoli aggiuntivi sempre motivo di rischio.
Una soluzione possibile, come testimonia la “geografia” dei campi con il layout FIVB/Volleyballworld applicata quest'anno all'Allianz Cloud in collaborazione tra Lega Pallavolo e Powervolley Milano che già prevede l'assenza del tavolo del refertista dentro al campo. Oltre a essere esteticamente più interessante è una opzione valida anche sotto l'aspetto marketing con i box per gli sponsor a bordo campo.
Nelle immagini i layout senza refertista sul campo.