A1 femminile - 12 maggio 2023, 19:02

Bergamo: Che storia! Il palas chiude alla pallavolo. Gli addii di Panzetti e Agnelli

L'attuale Pala Intred, già PalaNorda e Pala Agnelli chiude alla pallavolo, diventerà sede del GAMEC, Museo di arte moderna. Mercoledì scorso, salvo colpi di coda dell'Agnelli in gara 3 di finale play off a Vibo, si è giocata l'ultima partita di sempre in quell'impianto ricco di storia e vittorie

Bergamo: Che storia! Il palas chiude alla pallavolo. Gli addii di Panzetti e Agnelli

BERGAMO - Salvo una vittoria in gara 3 di finale play off in quel di Vibo Valentia, nella serie promozione che porta alla Superlega dove la Tonno Callipo è avanti 2-0, quella giocata mercoledì 10 maggio scorso, è stata l'ultima partita di un club di pallavolo maschile e femminile nel palasport cittadino di Bergamo, oggi Pala Intred, in passato Pala Norda e Pala Agnelli, più generalmente la casa dove, soprattutto, si è celebrata l'epopea  della Foppapedretti e nelle ultime stagioni dell'Agnelli di A2 maschile.

Il palasport diventerà infatti sede del Gamec, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Si volta pagina, a meno che l'Agnelli non vinca gara 3 e porti la finale a gara 4.

Qui la pallavolo ha conosciuto momenti di ribalta internazionale, non solo nazionale. Inaugurato nel 1965 nel Piazzale Enrico Tiraboschi, l'impianto ha ospitato negli ultimi decenni del 1900 due final four di Champions League femminili, tre fasi finali della Coppa Italia con Final Four e Final Eight.

Qui il Volley Bergamo femminile - soprattutto nell'epopea targata Foppapedretti, ha vinto o festeggiato con i suoi tifosi, la Nobiltà Rossoblù, una trentina di trofei: 8 scudetti, 7 champions, 6 coppe Italia e tanto altro ancora. Facendo vestire quella maglia fior fior di campionesse nazionali e internazionali... Alcuni nomi? Irina Kirillova, Mireya Luis, Angelina Grun, Giselle Gavio, Ljubov Sokolova, Maja Poliak, Ana Ivis Fernandez, Carmen Turlea fino alle italiane di primissimo piano, tantissime, ne ricordiamo alcune: Maurizia Cacciatori, Francesca Piccinini, Eleonora Lo Bianco, Antonella Del Core,  Paola Paggi, Jenny Barazza, Paola Croce, Serena Ortolani, Darina Mifkova,  Sabrina Bertini, Antonella Bragaglia, Enrica Merlo, Lucia Bosetti... fino ad una allora giovane Myriam Sylla.

E con loro, e tante altre, fior fior di tecnici da Atanas Malinov a Marco Bonitta, da Gianni Caprara, a Beppe Cuccarini, Marco Fenoglio, Lorenzo Micelli, Davide Mazzanti, Stefano Lavarini.

Che storia, che volley in quel palasport, tanto vecchio come struttura, tanto caro alla pallavolo, un vero e proprio catino di passioni.

Lì, come avevamo anticipato tempo fa con la conferma dello stesso patron Agnelli, mercoledì sera si è chiusa anche la storia della pallavolo maschile.  Il numero uno del club, senza aver avuto rassicurazioni concrete su un impianto pronto immediatamente a fronte della rivisitazione d'uso del palasport attuale, ha deciso che non ha senso continuare ad investire in una realtà che non potrà mai andare oltre alla serie A2, per le carenze di impiantistica cittadina. Attendendo, si spera, tempi migliori, l'esperienza dell'Agnelli Bergamo si chiude qui. Un club che nelle ultime tre stagioni ha conquistato due coppe Italie e due Supercoppe di A2 e che guardava con ambizione alla promozione in Superlega che solo i play off - a dispetto di eccellenti regular season - hanno sempre stoppato. 

Con il PalaIntred a Bergamo si è contemporaneamente chiusa un'altra storia, quella di Giovanni Panzetti, da sempre storico direttore generale della pallavolo femminile, prima nella Volley Bergamo targata "Foppa" nelle ultime due stagioni con il neo costituito Volley Bergamo 1991. "Finisce per me un percorso che ha riempito quasi tutta la mia vita – spiega lo storico dirigente - Ora è arrivato il momento di dedicarmi completamente alla mia famiglia e ad altre attività di lavoro. Ma con il volley nel cuore. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato con me in questi anni e tutte le persone che ho incontrato sulla strada della pallavolo. Perché con tutte e da tutte ho raccolto esperienze e sensazioni importanti. Grazie!".

Ciao Palas, è stata una storia bellissima

Luca Muzzioli

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