Modena: Catia Pedrini un anno dopo. "Con me irrispettosi, con Giani inqualificabili. Sartoretti?... Un calesse"

MODENA - Serata piccante quella di Barba&Capelli, trasmissione televisiva modenese. Catia Pedrini si è infatti raccontata dopo un anno di silenzio seguente la cessione del club... Sotto troverete un estratto video della trasmissione. 

Queste alcune "pietre" scagliate e verità svelate... 
"Il passaggio della società con me è stato irrispettoso", "nessuno ha salvato nessuno", "i giovani fuggiti come lepri", "Piazza fu fatto fuori", "Il ds non seguiva le mie indicazioni e quando un dirigente ha la presunzione di fare l'imprenditore succedono cose che non vanno bene...", "se non sai guidare una Ferrari..."

...e poi... "Sartoretti mi dovrebbe fare una statua, equestre. Ma la riconoscenza è una malattia del cane che non si trasmette all'uomo".

"I rapporti con Gabana e Sartoretti? Stanno a zero. Ma questo, ora, non mi fa più soffrire", "Romanò? C'era già il contratto, ma in società facevano finta di dimenticare le mie indicazioni"

"I contratti? Dovetti farli controllare da uno studio legale...", "Ngapeth? Piuttosto che una conferenza per lui questa società si sarebbe data fuoco. Se ne va con amarezza"

"Giani? I motivi reali non saranno ma resi noti, io alcuni li so... Sartoretti? Pensavo fosse amore, invece era un calesse".

"Petrella? Il suo nome venne fatto da Rigolon anni fa, non credo sia merito di Sartoretti". "Casadei? Uno dei ragazzi portati da me, ma non credo abbia le mani libere" .

"Lorenzetti? Andò via perché gli era impossibile continuare a lavorare con Sartoretti"