Europei Femminili - 05 settembre 2023, 12:17

Pallavoto Europeo: Vargas, voto "embargo"; Mazzanti: "falco a metà", Pietrini 8, Guidetti 2...

Pallavoto Europeo: Vargas, voto "embargo"; Mazzanti: "falco a metà", Pietrini 8, Guidetti 2...

di Alessandro Trebbi*

DANIELE SANTARELLI voto GIANO BIFRONTE: Essere campione mondiale e campione europeo in carica con due Nazionali diverse è un’impresa da tramandare ai posteri, bisognerebbe sfogliare gli annali degli sport di squadra per capire se qualcun altro ne è stato capace, verosimilmente no. Certo, si dirà che allena sempre nazionali forti. Ma anche Mazzanti e Guidetti allenano nazionali forti. Eppure non sono riusciti a strappargli i titoli. 

MELISSA VARGAS voto EMBARGO: Come si fa a fermarla? Si può mettere una dogana? Uno sbarramento con navi militari? Gli euromissili? Come? Se Cuba avesse tenuto a Cuba tutti i suoi pallavolisti maschi e femmine degli ultimi vent’anni, avrebbe ottocentododici ori in tutti i tornei. 

PAOLA EGONU voto NUOTANDO NELL’ARIA: Le doti tecniche e fisiche? Indiscutibili, è la più forte al mondo, ancora, nonostante la rapida ascesa di Vargas e la continuità devastante di Boskovic. Allora il cuore domanda, cos’è che manca? Paola, cos’è che manca? Cosa ti è mancato al Mondiale, cosa ti è mancato qui, messa ai margini, per avere la faccia giusta al momento giusto? Per diventare definitivamente la leader anche morale della squadra anziché giocare tutta la semifinale con la faccia seria, il volto tirato, e non giocare la finalina per il bronzo? Alla fine i campioni sono questo: dimostrano quando c’è da dimostrare, anche se le circostanze sembrerebbero avverse. Paola rispondici. Il cuore domanda, cos’è che manca? Perché si sente male, amando, amando, amandoti ancora. 

DAVIDE MAZZANTI voto FALCO A METÀ: C’era una fronda interna post (o pre, o durante?) Mondiale. Questo lo abbiamo capito, che dite?, e abbiamo capito bene anche chi ne erano le interpreti. Mazzanti però ha sbagliato perché di fatto non ha preso una direzione precisa. O il messaggio è “fuori tutte quelle che volevano farmi fuori”, legittimo, e andava seguito anche con Egonu, oppure si prova a stringere un patto di ferro. Con tutte. E se ancora alcune creste avessero continuato ad alzarsi, intervento e commissariamento della federazione. Così non è stato, difficile ora pensare che si ponga un rimedio reale entro Parigi. 

ELENA PIETRINI voto 8: Lei il salto di qualità definitivo lo ha compiuto. Avrebbe bisogno di più sostegno in seconda linea, altro atavico problema della Nazionale. 

GIOVANNI GUIDETTI voto 2: Ah, oh. Quando c’è la Champions, Giovanni arriva sempre 1. Quando c’è l’Europeo arriva sempre 2. È un’equazione matematica ormai, una serie di Fibonacci, un teorema pitagorico, una consuetudine che non ha mai trovato smentite. Anche se, siamo sicuri, è subentrato un problema di medicina. Al fegato, più precisamente. Non è colpa del whiskey. 

LA FORMULA DEGLI EUROPEI voto NO: La domanda è: perché giocare settimane intere di partite fondamentalmente inutili? È davvero necessario schierare 24 squadre alla volta?  E se davvero dobbiamo giocare a 24 squadre, perché non aggiungere criteri folkloristici alle qualificazioni: Città del Vaticano niente? Eppure le Guardie Svizzere sono alte! Andorra, che ne dite di Andorra? Poi io mi schiero per l’Irlanda, che si beve bene e non c’è il problema del caldo eccessivo nei palasport in estate. 

UROS KOVACEVIC voto 10: Se non avesse il pisellino, la Serbia avrebbe vinto questi Europei, ovviamente. Guidetti lo sa e sta agendo perché Uros cambi sesso. Il tentativo è convincerlo per Parigi, farlo esibire al Moulin Rouge e poi usare il suo dardo mancino per appuntarsi l’oro sul petto. 

* Rubrica di analisi con vena satirica (per i meno attenti)

 

di Alessandro Trebbi

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