MODENA - Eravamo un manipolo di italiani nella bolgia della Spodek Arena di Katowice, la più retrò tra le magnifiche e avveniristiche strutture sportive costruite negli ultimi 20 anni in Polonia, ma pur sempre il palasport dal maggior fascino.
Un manipoli tricolore tra addetti ai lavori, pochi giornalisti, fidanzate, parenti e anche semplici tifosi, in un sold out biancorosso che faceva presagire il terzo successo consecutivo dei polacchi a livello Mondiale invece, quella sera, quell'11 settembre, l'Italia ha ritrovato una gioia che mancava da 24 anni, quando a vincere era un'altra generazione. Anche quella di Fenomeni.
Il 3-1 alla Polonia nella finale iridata è stata un a festa per pochi, ma seguita e apprezzata da tanti in Italia.
Gli echi di quella vittoria iridata, la quarta al maschile, la quinta in assoluto se contempliamo anche l'exploit indimenticabile di Lo Bianco e c. in quel di Berlino 2002, ha ridato impulso ad un movimento che ora fa i conti solo con in traguardo mancante, il nostro Santo Graal a cinque cerchi.
Ma quella sera, che sera...
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