di Luca Muzzioli
ROMA - C'è stata una coda polemica subito dopo l'ultimo punto di Italia-Francia, la battuta giudicata out di Earvin Ngapeth che ha sancito il 25-23 finale del terzo set della semifinale vinta, nel complesso più che meritatamente, dagli azzurri.
La polemica accesa sul campo da Andrea Giani che a gran voce chiedeva al primo arbitro di chiedere lei un "challenge" per verificare la correttezza della chiamata "in&out" sul sevizio dello schiacciatore francese, avendo lo stesso Ct della Francia esaurito le sue due chiamate nel corso del set, oggi si è riaccesa dopo che la fotografa Daniela Tarantini, sul suo profilo instagram ha pubblicato una immagine di quella palla tra Michieletto e Lavia che, ingrandita nel particolare, mostra il pallone pizzicare la riga di fondo campo in maniera più che evidente.
Ngapeth non le ha così mandate a dire, ripostando l'immagine e chiedendo "interdiction d'arbitrer a vie..." del primo arbitro.
Un errore che probabilmente non ha cambiato la storia della semifinale ma che a questi livelli non dovrebbero capitare. Ovvero, non l'errore "in&out" ma la mancato chiamata di challenge da parte dello stesso primo arbitro che poteva veder avvalorata la sua decisione, o esaltando la sua capacità di leggere il momento in caso di riscontrato errore.
Curioso poi come in VNL si giochi già con un "challenge" che è pressoché immediato, a disposizione degli stessi arbitri, mentre una semifinale dell'Europeo sia invece ancora due passi indietro a livello tecnologico a fronte di palasport pieni e dirette televisive con dati di audience di primissimo livello.
Gli attori di questo show meriterebbero maggior rispetto. E non solo loro.
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