A1 femminile - 27 novembre 2023, 15:24

Televisione: “Federico Buffa Talks" c'è Paola Egonu. "Azzurro, amore, odio, razzismo, obiettivi..."

Anticipazione, l'opposta di Milano e della nazionale azzurra si confessa con Federico Buffa e Federico Ferri, direttore responsabile Sky Sport, nella seconda parte della quarta puntata del "Federico Buffa Talks" in onda da domani, 28 novembre

Televisione: “Federico Buffa Talks" c'è Paola Egonu. "Azzurro, amore, odio, razzismo, obiettivi..."

MILANO -  Appuntamento con la seconda parte della quarta puntata di Federico Buffa Talks, la produzione originale targata Sky Sport. La scorsa settimana, la prima parte si è conclusa con la storia di una donna straordinaria, simbolo di cambiamento dello sport femminile in Italia: Sara Simeoni. Il discorso continua con una inedita conversazione a tre, insieme a Federico Buffa e Federico Ferri, direttore responsabile Sky Sport, una delle atlete che incarna oggi perfettamente la nuova generazione di campionesse: Paola Egonu.

La seconda parte è in onda da domani, martedì 28 novembre, alle 17 e 00.30 su Sky Sport Uno e in streaming su NOW (disponibile on demand).

Paola Egonu si racconta così: "Avevo 11 anni – racconta – andavo bene a scuola ma una volta finito i compiti passavo tutto il tempo a guardare cartoni, soprattutto Mila e Shiro. Un giorno mio padre mi dice 'dai, proviamo a far qualcosa, così ti muovi un po' e non stai a poltrire sul divano', così ho deciso di provare la pallavolo. La prima settimana l'ho odiata, detestavo il fatto di dover ricevere ordini da qualcuno. Però poi ho scoperto la squadra, le compagne, il condividere le emozioni, e anche se ero piccola me ne sono innamorata".



Il suo talento sboccia in fretta. A 14 anni si trasferisce a Milano per entrare nel Club Italia, progetto tecnico voluto da Julio Velasco, poi arrivano i successi con Novara, Conegliano, VakıfBank, parentesi turca di un anno dopo la quale torna in Italia per giocare con l’Allianz Vero Volley Milano. Parallelamente al percorso con i club, c’è quello con la Nazionale, un amore anche questo nato sul campo, durante le qualificazioni ai Giochi di Rio 2016. “Ho avuto la possibilità di entrare – ricorda –giocare e vincere quelle qualificazioni. Le emozioni di vincere dal campo… wow, che cosa fantastica! È stato il momento in cui ho detto “ok, comincio ad amare questa maglia e mi piace far parte di tutto questo”. 

Da colonna portante della Nazionale, però, Paola passa al ruolo di grande esclusa. Vive l’ultimo Europeo dalla panchina, un’esperienza per lei molto dolorosa: “La cosa che mi ha fatto più male, è stata quella di non poter giocare, perché eravamo in Italia. Sarebbe stata la prima volta, per me, indossare la maglia della Nazionale e giocare in Italia, l'Europeo, dopo averlo vinto. Poi ho imparato qualcos'altro: stare dietro, fare tifo, lavorare su me stessa, e che le decisioni degli altri non dovrebbero cambiare ciò che penso di me stessa”.

Proprio a causa dei contrasti con l’ambiente azzurro, alla Egonu è stata affibbiata da più parti l’etichetta di personaggio scomodo, una definizione che lei rifiuta: “Credo che la diversità di carattere di ogni atleta – spiega – sia una cosa fantastica. E sei forte quando accetti tutte le tue compagne, per tutti i loro difetti e tutti i loro pregi. La giornata no, che può capitare a una compagna di squadra, di solito non si nota nemmeno, ma una giornata no di un giocatore forte si nota e se ne fa un dramma. C'è il timore che normalmente non c'è con un altro giocatore. Io poi sento quella tensione e vorrei che non ci fosse e per non creare più timore, mi isolo e mi chiudo”.

Le situazioni difficili, però, non sono una novità per Paola, che fin da bambina, ha dovuto confrontarsi con offese e comportamenti razzisti da parte di persone che, nonostante sia nata e cresciuta in Italia, la considerano straniera: “Io parlo per la Paola di Cittadella, per tutte le ragazzine e i ragazzini che vivono in situazioni, non solo per il colore della pelle, di diversità. Ovviamente, quello di cui io posso parlare è il colore della pelle, ma il motivo per cui mi batto tanto è perché vorrei tantissimo che i ragazzi, le ragazze, i bambini e le bambine crescessero semplicemente nell'amore e non nel dolore”. Come quello che ha provato lei.

Oggi Paola è una giovane donna che ha vinto tanto ma che vuole continuare a crescere e imparare raccogliendo nuove sfide: “Con la Vero Volley – dice – credo che abbiamo la possibilità di fare grandi cose insieme, comincia a crearsi l'alchimia tra di noi e piano piano crederemo che siamo in grado di raggiungere gli obiettivi che ci porremo. Per quanto riguarda la Nazionale, auguro a tutte noi di fare una stagione strepitosa, di spingere e dare il massimo per poi ritrovarci insieme e andare a lottare per il nostro obiettivo”, e cioè i Giochi olimpici di Parigi 2024.

La seconda parte della quarta puntata di “Federico Buffa Talks-Paola Egonu” sarà disponibile da domani, martedì 28 novembre, su Sky Sport Uno e in streaming su NOW, introdotta da Massimo Oldani, splendida voce storica di Radio Capital. 

 

Redazione Volleyball.it

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