MODENA - Claudio Bonati, direttore sportivo del Mint Vero Volley Monza, è stato ospite della ventunesima puntata di After Hours – La SuperLega di notte, trasmessa in diretta domenica sera sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Lega Pallavolo Serie A, insieme ad Andrea Zorzi, Andrea Brogioni e ai protagonisti della Serie A Credem Banca. Un'occasione per fare il punto su una stagione complessa, segnata da difficoltà impreviste e da colpi di scena di mercato, come la partenza improvvisa di Ivan Zaytsev.
Una stagione segnata dagli infortuni e dalla sfortuna - Bonati non nasconde la frustrazione per una stagione nata sotto una cattiva stella. "La sto vivendo con un misto di rabbia, delusione e frustrazione. Da quest'estate, dopo aver firmato alcuni contratti, la sorte non è stata clemente con noi." La lista degli imprevisti è lunga: "Dopo aver chiuso con Rohrs, lo abbiamo dovuto operare per la sindrome della mano fredda, è arrivato tardi e questo ha pesato. Mosca si è lussato la spalla prima delle Olimpiadi, si è operato, poi a gennaio si è lussato l'altra spalla e ha dovuto rioperarsi. Juantorena, che dal 19 settembre era stato dichiarato idoneo, lo abbiamo visto in campo tre volte prima che si facesse male alla caviglia a Taranto. Contro Perugia eravamo avanti 1-0 quando Rohrs si è procurato una distorsione alla caviglia, poi nel terzo set, in vantaggio di parecchi punti, Cachopa si è infortunato alle costole. È una stagione incredibile, quando sembra che stiamo per rialzarci, succede sempre qualcosa che ci tira giù."
Il caso Zaytsev, una scelta inaspettata - Tra i momenti più amari, senza dubbio, c'è stata la partenza improvvisa di Ivan Zaytsev. "Ha colpito molto anche me. Avevamo fatto un'offerta importante, come abbiamo fatto per altri giocatori, ma lui ha preso una decisione senza avvisarci."
Bonati racconta di essere stato d'accordo con il procuratore dell’opposto, con il quale aveva stabilito che ci sarebbe stata una telefonata prima di chiudere qualsiasi trattativa. "Avevo chiesto di farmi una chiamata e avevo assicurato che avrei parlato con la presidenza, anche se la cifra era già alta per il campionato italiano. Invece, ho ricevuto solo la comunicazione che aveva già firmato in Turchia." Un epilogo che ha lasciato l’amaro in bocca alla dirigenza monzese, che aveva investito sull’ex capitano della nazionale italiana.
Juantorena e il dialogo per il futuro - Sul fronte Juantorena, Bonati assicura che il club sta affrontando la situazione con la massima trasparenza. "Stiamo cercando di sistemare la parte economica con il dialogo, perché comprendiamo cosa è successo e lui capisce che non è riuscito a dare quello che faceva in passato."
Salvezza e Champions League, due obiettivi lontani ma vicini - Nonostante tutto, Monza si trova a vivere un paradosso sportivo: da una parte lotta per la salvezza, dall'altra ha chiuso al primo posto il girone di Champions League. "Credo sia una caratteristica della società e della nostra presidenza credere nei progetti e negli allenatori - (dice, riferendosi a Eccheli, ndr). - Tutti abbiamo colpe per la situazione attuale, ma abbiamo iniziato assieme e andiamo avanti insieme per salvarci e provare a vincere la Champions." L'abbinamento dei Quarti, però, non ha sorriso ai brianzoli. "L’incrocio con Perugia? Era l’unica cosa che speravo non accadesse."
Guardare avanti con lucidità - Bonati e la dirigenza stanno già valutando tutti gli scenari, compreso quello più drammatico. "Non vogliamo farci trovare impreparati a nessuna eventualità. Dobbiamo essere pronti a tutto."
Dal campo alla scrivania, la pallavolo vissuta da un’altra prospettiva -
Infine, il direttore sportivo ha raccontato il suo percorso da giocatore a dirigente. "Da giocatore vivi la pallavolo in modo diretto, sentendoti responsabile del tuo destino e di quello della squadra. Da dirigente le responsabilità si dividono in tre fasi: scouting per la ricerca dei giocatori, organizzazione della quotidianità e gestione dei gruppi." Nonostante le difficoltà, Bonati non perde la passione per il suo ruolo: "È un lavoro impegnativo, soprattutto con due squadre di questo livello, ma regala grandi soddisfazioni. Al di là del momento difficile che stiamo vivendo con la squadra maschile, credo che la bellezza di questo mestiere sia proprio nel costruire qualcosa di duraturo, indipendentemente dagli ostacoli."