PallaVoto: Speciale "Sergio (Leon) Leone"...

Scritto da Alessandro Trebbi  | 
WILFREDO LEON voto SERGIO: Non applaudire il can che dorme, diceva quel vecchio detto. Oppure i tifosi festeggiano sulle sbroccate dei Leon, ma i tifosi restano tifosi e i Leon restano Leon. Giusto? Fatto sta che verso la fine di una partita stravinta Leon, trasformatosi improvvisamente da Wilfredo in Sergio, ha la brillante idea di sconvolgere la noiosa sceneggiatura e scatenare una sparatoria coi tifosi di Modena, applaudendoli ironicamente. Nel viene fuori un “C’era una volta quando eravamo al 100%” di rara bellezza, che alla fine premia comunque il regista con la Palma d’Oro di migliore in campo.

YOANDY LEAL voto VOLONTÈ: Lo diceva spesso Sergio Leon, “ci vuole Volonté”. Il Gian Maria con passaporto brasiliano e sangue cubano gioca finalmente una partita da par suo, dimostrando che quando fa l’attore protagonista Modena fa paura, e infatti nessuno se la vuole incrociare nei play off. Giani saprà mantenergli la parte fino a maggio?

EARVIN NGAPETH voto NERO: Non l’ha detto ma si capiva: “Sarò Franco, con Perugia voglio arrivare a 17 su 17”. Si ferma invece a 16 una delle più incredibili strisce individuali che lo sport contemporaneo abbia conosciuto, nonostante una prestazione su di giri del francese.

GINO SIRCI voto VERDONE: Dato che Perugia l’aiuto regista ce l’ha già, non è Carlo ma un certo Dragan Travica, mica il primo scappato di casa, Ginettaccio interpreta il suo ruolo ma al plurale, abbracciando Ngapeth a fine partita e parlando prima un po' di astrofisica nucleare per rompere il ghiaccio, poi, appunto, di verdoni. C’è chi dice stesse mormorando “… per qualche dollaro in più”. Attendiamo il seguito.

ALESSANDRO PICCINELLI voto CARDINALE: Nel senso che per un po’ perde l’orientamento, dopo due set di rara bellezza, esattamente come Claudia. Ha il grande merito di non scomporsi e di tornare a ricevere e difendere nel momento più importante, tra fine quarto e inizio quinto set.

IVAN ZAYTSEV voto FONDA: Come la notte che i suoi 24 punti fanno calare su una Ravenna sempre più ultima, sempre più sola.

TOP VOLLEY CISTERNA voto WOODS: Prima intraprende una brillante carriera ad altissimo livello, malmenando Piacenza, poi si butta letteralmente dentro al camion tritarifiuti perdendo malissimo con Milano. Una Milano che, con Max in C’era una volta in America, se la gode nella fumeria d’oppio dopo la vittoria.

UROS KOVACEVIC voto PESCI: Non Joe, finito a fare il ladro in Mamma Ho Perso l’Aereo, ma come quelli che moltiplica ogni volta che passa da un porto, ogni volta che prende il sole su un lago, ogni volta che decide sia domenica, generalmente ogni sette giorni, ma talvolta più spesso. Sempre sia lodato.

 


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