Superlega: Progetto JTB Italy, 4 giovani giapponesi a Cisterna, Verona, Modena e Siena
Non verranno tesserati ma vivranno allenamenti e atmosfera squadra anche in trasferta nell'ambito di uno stage

MODENA - A Cisterna, Verona, Modena e Siena arrivano 4 studenti universitari per il progetto della Jtb Italy per frequentare uno stage in Italia dal 29 gennaio al 15 marzo per un’esperienza utile alla formazione di giovani studenti che vivranno a pieno l’esperienza nel campionato di Superlega Credem Banca. Si tratta degli schiacciatori Naoya Fujiwara (alla WithU Verona) e Akira Kakizaki (Modena) e i due centrali Akira Sawada (alla Top Volley Cisterna) e Masahiro Yamazaki (all'Emma Villas Aubay Siena).
I quattro non verranno tesserati, ma parteciperanno agli allenamenti settimanali, seguendo le rispettive squadre in trasferta per un’integrazione totale come previsto dal progetto
Così Akira Sawada arrivato alla Top Volley Cisterna: “Sono molto entusiasta di questo stage, vivere e assistere da vicino il campionato più bello del mondo è un momento di crescita sportiva e personale fondamentale. In Superlega giocano i migliori campioni del palcoscenico pallavolistico mondiale. Una destinazione da sogno per me. Vorrei imparare la tecnica, la conoscenza e l’ambiente della pallavolo di altissimo livello come quella giocata in Italia. Vorrei sperimentare e capire fino a che punto i miei attacchi ed i muri possono essere competenti. Ovviamente darò il meglio per perfezionare le mie abilità pallavolistiche, spero che questa esperienza possa cambiare i miei valori tecnici”.
Queste le parole di Akira Kakizaki, arrivato a Modena: “Sono entusiasta di questo stage, non vedo l'ora di poter fare questa esperienza in una squadra di così alto livello su scala mondiale. Durante questo stage potrò vedere i migliori giocatori del mondo e imparare molto da loro per crescere. Sarà un’opportunità per sperimentare altezza, potenza e velocità del gioco ad un alto livello, voglio mettere alla prova ciò che posso fare e imparare il più possibile in un ambiente completamente diverso dal Giappone. La mia specialità è la difesa, perciò è soprattutto su questo che voglio concentrarmi, ma vorrei sicuramente diventare un giocatore con più risorse, imparando ad esempio la tecnica di attacco a un’altezza che in Giappone non riusciamo a sperimentare. Voglio tornare nel mio Paese portando con me quest’esperienza in modo da mettere a frutto ciò che imparerò in Italia”.