Mondiali 2022: Esordio da batticuore per il Brasile, 3-2 in rimonta su una bella Cuba.
BRASILE - CUBA 3-2 (31-33, 21-25, 25-16, 25-17, 18-16)
BRASILE: Wallace 23, Leal 22, Resende Gualberto Flavio 12, Saatkamp Lucas 11, Lucarelli 6, Leao Rodrigo 2, Moreira Roque 1, Darlan 1, Rezende Bruno, Kreling Fernando Cachopa, Fernandes P.X.Cavalcante, Thales (L), Reis (L), Santos Leandro. Allenatore Renan Dal Zotto
CUBA: Herrera 18, Lopez 14, Simon 13, Yant 11, Osoria 9, Mergarejo 8, Sanchez 4, Taboada 1, Gutierrez Suarez J. 1, Concepcion, Garcia Alvarez (L), Gutierrez Suarez M., Goide, Gourguet (L). Allenatore Nicolas Vives
LUBIANA - Miglior partita inaugurale dei Mondiali 2022 non poteva esserci. Almeno sul piano delle emozioni e dell'incertezza. La spunta il Brasile dopo 2 ore di lotta, con Cuba che ha avuto due set di vantaggio e un match point nel quinto parziale. Il classico viaggio all'inferno e ritorno per i verdeoro. In grave difficoltà nelle frazioni di apertura, sono riemersi grazie ai cambi di Renan al doppio svantaggio (Cachopa per Bruno in regia e Rodriguino per Lucarelli) e al vistoso calo dei cubani.
Match tecnicamente non "pulito", ma punteggio in bilico specie nel primo set (chiuso dai cubani 33-31 dopo aver annullato cinque set point) e nel tiebreak finale, con Cuba che rimonta incredibilmente ma non sfrutta una palla match. Due squadre quasi allo specchio. Forti in attacco specie al centro, potenti in battuta, difese poco attente, se vogliamo usare un eufemismo. Ne è derivata una sfida spezzettata, con pochi scambi spettacolari, molte imprecisioni. Sicuramente l'esordio porta sempre con sè tensione emotiva. Però due squadre che saranno ostiche da affrontare, specie negli scontri a eliminazione diretta. Perché il Brasile, alla fine, è sempre il Brasile. Non sarà quello di un tempo, ma non molla un centimetro e ha classe infinita in tutti i reparti. Perché Cuba, al netto delle imprecisioni, ha ben impressionato. Se aggiusta in corsa qualche "sciocchezza" specie in ricostruzione, allora con la qualità in attacco e in battuta saranno clienti veramente scomodi.
I Protagonisti - Best scorer Wallace, partito così così (come tutti i compagni in realtà) ma poi faro dell'attacco verdeoro. Costante per tutto il match invece il neoperugino Flavio, insieme al collega Lucas. Leal è uscito alla distanza dopo due set anonimi, Fernando "Cachopa" ha saputo ben sostituire Bruno. Dall'altra parte della rete il migliore è stato senza dubbio Lopez. Non soltanto per il pallottoliere (14 punti), ma per il gran lavoro in tutti i fondamentali. Ottimi i centrali Simon e Osoria, bene anche il mancino Herrera. Da rivedere i due registi caraibici, che il coach cubano ha molto alternato durante tutto l'arco del match.
Sestetti - La regia di Cuba è affidata a Goide, Herrera è nella sua diagonale, Mergarejo è preferito a Yant in banda insieme a Lopez, capitan Osoria e Simon sono i centrali. Renan schiera la formazione tipo con Lucas e Flavio al centro, Bruno e Wallace in diagonale, Leal e Lucarelli in banda.
La partita - Si parte appaiati anche se i cambiopalla non sono fluidi, poi d'un tratto il Brasile sembra...il Brasile di qualche anno fa. Cuba si incarta sul float di Bruno, il sestetto in maglia gialla tocca, difende ed è spietata in contrattacco. Morale, 11-6 in un lampo, con Vives che cambia la regia (entra Taboada) ma il muro di Flavio inchioda Cuba al -7 (15-8). Sembra una formalità, invece Mergarejo suona la sveglia sotto forma di un muro a uno dando il là a due ace consecutivi di Herrera per la rimonta (17-15). Ancora il neoacquisto di Milano trova l'ace per un ulteriore break, il Brasile si aggrappa a Flavio ma Lopez prima accorcia e poi trova l'ace del 22 pari. Ne nasce un bellissimo punto a punto. Il Brasile ha cinque set point ma Cuba è freddissima in questo frangente. Le due formazioni danno il meglio di sè, é Leal a trovare piazzato il muro a tre cubano su palla alta per il 31-33.
Parte Yant al posto di Mergarejo nella metà campo caraibica, il set scorre via in equilibrio, con gli attacchi preponderanti sulle difese. Quando si stacca la ricezione brasiliana Leal e Lucarelli fanno fatica. Si propizia così l'allungo di Cuba (14-17, con Lopez che chiude un lungo scambio), Lucarelli ha la palla in mano del -1 ma tira fuori in diagonale. Yant chiude con autorità due sideout, Wallace tira in rete e a nulla vale il doppio cambio del Brasile. Un positivo Yant manda Cuba sul 2-0 (21-25).
Renan pesca Cachopa e Rodriguino dalla panchina. Saranno gli ingressi, sarà un rilassamento di Cuba, fatto sta che non c'è storia in questo parziale. Flavio mura per il 5-1, Wallace in contrattacco e Leal dai nove metri siglano già l'8-2. Cuba tira i remi in barca, Vives alterna i suoi, si arriva senza sussulti al 25-16.
Fotocopia nel quarto parziale. C'è di nuovo Mergarejo in campo per Yant, ma il Brasile ora gioca meglio. Cachopa coinvolge bene centri e Wallace e rimette in partita Leal, Cuba accusa il giro proprio del regista appena acquistato da Monza e precipita (13-8). Entra Sanchez, Lopez e Simon provano a tenere a galla Cuba (16-13), è Wallace a uscire dalla piccola crisi con un difficile maniout. Passata la paura, Brasile concreto e Cuba pensa già al quinto set (25-17).
Che parte con due incomprensioni Taboada-Simon che costano il 3-1 in passivo e il posto in campo per il palleggiatore. Cuba annaspa ma rimane incollata grazie a Simon e una "doppia" di Wallace. Quanto Yant si fa fermare prima da Lucas poi da Cachopa a muro (12-8), sembrano già scritti i titoli di coda. Macché: Herrera e Yant ricuciono lo strappo forzando con profitto dai 9 metri, addirittura pareggio a quota 13 con un ace certificato dal videocheck. Osoria mura fragorosamente Lucas ad una mano portando un match point, ma Yant sbaglia la battuta. Un attacco out di Lopez regala il match point al Brasile (15-14), che chiude 18-16 con una parallela di Leal dopo un nastro in battuta di Rodriguinho.
BRASILE: Wallace 23, Leal 22, Resende Gualberto Flavio 12, Saatkamp Lucas 11, Lucarelli 6, Leao Rodrigo 2, Moreira Roque 1, Darlan 1, Rezende Bruno, Kreling Fernando Cachopa, Fernandes P.X.Cavalcante, Thales (L), Reis (L), Santos Leandro. Allenatore Renan Dal Zotto
CUBA: Herrera 18, Lopez 14, Simon 13, Yant 11, Osoria 9, Mergarejo 8, Sanchez 4, Taboada 1, Gutierrez Suarez J. 1, Concepcion, Garcia Alvarez (L), Gutierrez Suarez M., Goide, Gourguet (L). Allenatore Nicolas Vives
LUBIANA - Miglior partita inaugurale dei Mondiali 2022 non poteva esserci. Almeno sul piano delle emozioni e dell'incertezza. La spunta il Brasile dopo 2 ore di lotta, con Cuba che ha avuto due set di vantaggio e un match point nel quinto parziale. Il classico viaggio all'inferno e ritorno per i verdeoro. In grave difficoltà nelle frazioni di apertura, sono riemersi grazie ai cambi di Renan al doppio svantaggio (Cachopa per Bruno in regia e Rodriguino per Lucarelli) e al vistoso calo dei cubani.
Match tecnicamente non "pulito", ma punteggio in bilico specie nel primo set (chiuso dai cubani 33-31 dopo aver annullato cinque set point) e nel tiebreak finale, con Cuba che rimonta incredibilmente ma non sfrutta una palla match. Due squadre quasi allo specchio. Forti in attacco specie al centro, potenti in battuta, difese poco attente, se vogliamo usare un eufemismo. Ne è derivata una sfida spezzettata, con pochi scambi spettacolari, molte imprecisioni. Sicuramente l'esordio porta sempre con sè tensione emotiva. Però due squadre che saranno ostiche da affrontare, specie negli scontri a eliminazione diretta. Perché il Brasile, alla fine, è sempre il Brasile. Non sarà quello di un tempo, ma non molla un centimetro e ha classe infinita in tutti i reparti. Perché Cuba, al netto delle imprecisioni, ha ben impressionato. Se aggiusta in corsa qualche "sciocchezza" specie in ricostruzione, allora con la qualità in attacco e in battuta saranno clienti veramente scomodi.
I Protagonisti - Best scorer Wallace, partito così così (come tutti i compagni in realtà) ma poi faro dell'attacco verdeoro. Costante per tutto il match invece il neoperugino Flavio, insieme al collega Lucas. Leal è uscito alla distanza dopo due set anonimi, Fernando "Cachopa" ha saputo ben sostituire Bruno. Dall'altra parte della rete il migliore è stato senza dubbio Lopez. Non soltanto per il pallottoliere (14 punti), ma per il gran lavoro in tutti i fondamentali. Ottimi i centrali Simon e Osoria, bene anche il mancino Herrera. Da rivedere i due registi caraibici, che il coach cubano ha molto alternato durante tutto l'arco del match.
Sestetti - La regia di Cuba è affidata a Goide, Herrera è nella sua diagonale, Mergarejo è preferito a Yant in banda insieme a Lopez, capitan Osoria e Simon sono i centrali. Renan schiera la formazione tipo con Lucas e Flavio al centro, Bruno e Wallace in diagonale, Leal e Lucarelli in banda.
La partita - Si parte appaiati anche se i cambiopalla non sono fluidi, poi d'un tratto il Brasile sembra...il Brasile di qualche anno fa. Cuba si incarta sul float di Bruno, il sestetto in maglia gialla tocca, difende ed è spietata in contrattacco. Morale, 11-6 in un lampo, con Vives che cambia la regia (entra Taboada) ma il muro di Flavio inchioda Cuba al -7 (15-8). Sembra una formalità, invece Mergarejo suona la sveglia sotto forma di un muro a uno dando il là a due ace consecutivi di Herrera per la rimonta (17-15). Ancora il neoacquisto di Milano trova l'ace per un ulteriore break, il Brasile si aggrappa a Flavio ma Lopez prima accorcia e poi trova l'ace del 22 pari. Ne nasce un bellissimo punto a punto. Il Brasile ha cinque set point ma Cuba è freddissima in questo frangente. Le due formazioni danno il meglio di sè, é Leal a trovare piazzato il muro a tre cubano su palla alta per il 31-33.
Parte Yant al posto di Mergarejo nella metà campo caraibica, il set scorre via in equilibrio, con gli attacchi preponderanti sulle difese. Quando si stacca la ricezione brasiliana Leal e Lucarelli fanno fatica. Si propizia così l'allungo di Cuba (14-17, con Lopez che chiude un lungo scambio), Lucarelli ha la palla in mano del -1 ma tira fuori in diagonale. Yant chiude con autorità due sideout, Wallace tira in rete e a nulla vale il doppio cambio del Brasile. Un positivo Yant manda Cuba sul 2-0 (21-25).
Renan pesca Cachopa e Rodriguino dalla panchina. Saranno gli ingressi, sarà un rilassamento di Cuba, fatto sta che non c'è storia in questo parziale. Flavio mura per il 5-1, Wallace in contrattacco e Leal dai nove metri siglano già l'8-2. Cuba tira i remi in barca, Vives alterna i suoi, si arriva senza sussulti al 25-16.
Fotocopia nel quarto parziale. C'è di nuovo Mergarejo in campo per Yant, ma il Brasile ora gioca meglio. Cachopa coinvolge bene centri e Wallace e rimette in partita Leal, Cuba accusa il giro proprio del regista appena acquistato da Monza e precipita (13-8). Entra Sanchez, Lopez e Simon provano a tenere a galla Cuba (16-13), è Wallace a uscire dalla piccola crisi con un difficile maniout. Passata la paura, Brasile concreto e Cuba pensa già al quinto set (25-17).
Che parte con due incomprensioni Taboada-Simon che costano il 3-1 in passivo e il posto in campo per il palleggiatore. Cuba annaspa ma rimane incollata grazie a Simon e una "doppia" di Wallace. Quanto Yant si fa fermare prima da Lucas poi da Cachopa a muro (12-8), sembrano già scritti i titoli di coda. Macché: Herrera e Yant ricuciono lo strappo forzando con profitto dai 9 metri, addirittura pareggio a quota 13 con un ace certificato dal videocheck. Osoria mura fragorosamente Lucas ad una mano portando un match point, ma Yant sbaglia la battuta. Un attacco out di Lopez regala il match point al Brasile (15-14), che chiude 18-16 con una parallela di Leal dopo un nastro in battuta di Rodriguinho.