PallaVoto: Lavia, voto Zorzi! P1 Modena, voto 0; Rinaldi voto 9. Plotnytskyi voto Che Guevara

Scritto da Alessandro Trebbi  | 
LA PALLA ALTA DI PIACENZA voto FEBBRE: Si attesta a 37 la percentuale complessiva dell’attacco di palla alta della Gas Sales contro Trento, 30 punti in 4 set tra Russell, Recine e Stern con 14 punti diretti forniti all’Itas Trentino fra murate ed errori. Bernardi ha un bel problema: se vorrà godersi una Final Four in cui recitare un ruolo ha una settimana per risolverlo.

DANIELE LAVIA voto ZORZI: Nella nostra memoria storica i successori di “Zorro” sono stati molteplici e molto forti, da Giani a Sartoretti per arrivare a Fei o Zaytsev. Ora però c’è Daniele Lavia, ed è chiaro a tutti che sia lui l’opposto che tutti stavamo cercando dal 1990.

LA P1 DI MODENA voto 0: Come i punti che i gialloblù riescono a infilare dal cambio campo nel tie-break contro Cisterna incagliandosi con Bruno in posto 1, da 8-7 a 8-15 (video). Zero. Incredibile. Mai visto. Guinness World Record. Che ok, Maar ha battuto bene. Però le sabbie mobili del tie-break spiegano bene l’incompiutezza del progetto Modena sin qui.

TOMMASO RINALDI voto 9: Match strepitoso davanti al suo ex pubblico, che lo premia, avversario, con applausi ripetuti alle sue prodezze. Ritira il titolo di mvp a fine match e non lesina una stoccata profonda alla sua ex società e al suo ex allenatore, anche se alla fine Rinaldi ha raccontato di aver ricevuto i complimenti di Giani: "Mi sono preso una bella rivincita dove l’anno scorso non trovavo spazio". Ai posteri.

OLEH PLOTNYTSKYI voto CHE GUEVARA: Difende la sua bandiera con coraggio, in una delle notti più buie del XXI secolo. Se ci chiama, lo seguiamo. Bravo Oleh.

MARLON YANT voto GENERALE KURTZ: Tutto ciò che incontra il cubano viene deflagrato dalle sue schiacciate, disintegrato dalle sue battute, maramaldeggiato dalla sua spavalda sicumera. Troneggia su Taranto, che nasconde la faccia dietro le mani urlando “L’orrore!”.

FIVB e CEV voto 4: La lentezza e latitanza dei provvedimenti e delle decisioni è esecrabile, senza dubbio. C’è poi però da considerare, in tutte le polemiche che possono nascere ed essere accettabili, che cambiare o cancellare un Mondiale non è esattamente come cambiare la sede di una partita di calcio o di un Gran Premio di Formula 1, per quanto importanti. Oggi però è tutto estremizzato, e quindi non si può perdonare nemmeno il ritardo, anche se Fivb e Cev sono sicuramente colpevoli di interessi economici e connivenze che in Russia hanno sbocchi importanti e difficili da lasciare.

UROS KOVACEVIC voto 10: Finché non si siederà lui, al tavolo dei negoziati, uscire dai venti di guerra sarà piuttosto complicato. Uros, salvaci tu!


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