Bergamo: Infuria la polemica per vergognose scritte razziste contro Paola Egonu
Il consigliere comunale Paganoni denuncia: "La pallavolista ha ragione, l'Italia è tuttora un Paese razzista"

BERGAMO - Infuria la polemica politica a Bergamo per scritte razziste contro la pallavolista italiana Paola Egonu. Tutto ha inizio il 9 gennaio quando il consigliere comunale Simone Paganoni della lista civica "Patto per Bergamo" segnala - come racconta lui su un post facebook - “come alla direzione del supermercato Conad di via Carducci a Bergamo” non brillino "nella lotta all'omofobia e al razzismo. È passato oltre un mese (era il 9 gennaio) da quando mi sono recato a quella che un tempo si chiamava "cassa centrale" con tanto di fotografie (sul cellulare) per segnalare e chiedere la cancellazione di scritte razziste e omofobe ben visibili sul muro del tunnel pedonale (di proprietà dello stesso supermercato) che, da via Carducci, porta al superstore".
Il consiglie proprio oggi segnala che a “a distanza di oltre 35 giorni, ripercorrendo lo stesso marciapiede, mi sono reso conto che NESSUNO si è degnato di passare una mano di vernice su queste due scritte ignobili. La prima che offende pesantemente la giocatrice della nazionale italiana di pallavolo, la seconda che auspica la morte degli omosessuali per mezzo dei famigerati gas utilizzati nelle camere della morte dei campi di concentramento nazisti (con annesso errore di trascrizione del gas). Una vera vergogna”.
Poi Paganoni dichiara: "La pallavolista ha ragione, l'Italia è tuttora un Paese razzista". Intanto dai vertici del locale centro Commerciale arrivano le prime rassicurazioni sulla rimozione delle scritte.