Set ball 7 giorni... Il meglio e il peggio
Dal Mondiale di Betim a Kaziyski miglior opposto, dalla maturità di Giannelli all'emozione di Sirci

Perugia - Campione del Mondo senza essere campione d’Europa. Potrà far discutere o sorridere, ma la vittoria è piena e meritata e la partecipazione è in linea con i tempi, che contemplano per questo genere di tornei inviti e wild card. Nessuno scandalo quindi. Il resto è mal di pancia da social.
Trento - Come sempre Trento il suo lo fa. Con il giusto stile. E' mancata la zampata quando si poteva indirizzare la finale in altro modo. Ha onorato e impreziosito l'evento.
Andrea Anastasi - Le ha vissute già tutte, le ha viste già tutte. Non ha la smania del rampante. Il carattere e la persona giusta al posto giusto.
Simone Giannelli - Chi temeva che andando dalla gentile Trento all'esplosiva “Sirci City” potesse implodere ha fatto male i conti. La sua definitiva maturità forgiatasi tra Tokyo2020/Europeo/Mondiale ha portato Perugia a diventare più uguale a lui che non il contrario.
Gino Sirci - 20 gli anni, stagione più, stagione meno, che Sirci ha vissuto sottorete dalla Serie C al tetto del Mondo. La sua evidente emozione nelle interviste post partita è la fotografia della passione, spesso esuberante.
Matey Kaziyski - Miglior opposto del Mondiale per Club. In passato è stato premiato come MVP, miglior schiacciatore, miglior servizio… A 38 anni è miglior posto 2! Unico.
Siena - Dopo il freddo al PalaEstra, condizione logistica non da Superlega, lo strano strappo con Swan Ngapeth. Tra i tanti si dice, resta una certezza, ovvero che il tardivo rilascio del transfer ha impedito al ragazzo di accasarsi in un altro club di Superlega. Non benissimo!
Vibo Valentia - In A2 girone d'andata quasi perfetto. Due ko ma primo posto al giro di boa quasi in cassaforte. I play off però sono sempre una incognita.