Mondiale per Club | 12 dicembre 2023, 11:36

Mondiale per Club: Campioni Perugia iridata, ma domenica si fa sul serio

Angelo Lorenzetti, piedi per terra. Un anno fa il Mondiale non "salvo" Anastasi. Domenica c'è la sfida con Trento per la vetta di Superlega, ben altro spessore rispetto al torneo di Bangalore

Mondiale per Club: Campioni Perugia iridata, ma domenica si fa sul serio

di Luca Muzzioli


MODENA - 
L'uomo che sa vincere sa farlo perché fa tesoro delle esperienze sue e di chi l'ha preceduto. Misurando le ambizioni e le difficoltà dei luoghi, delle piazze in cui è chiamato a portare la sua esperienza. Così Angelo Lorenzetti, tecnico della Sir Sicoma Perugia, ha vinto il suo secondo campionato del Mondo per club con una seconda società guidando la Sir nel torneo di Bangalore, in India, contro brasiliani, turchi, indiani e giapponesi, quatto gare, quattro 3-0.

Il primo titolo iridato lo ottenne guidando Trento in una finale vibrante con la Lube Civitanova in quel di Czestochowa, nel 2018, il bis, a dimostrazione che non sempre Paganini non ripete, è arrivato sulla sulla panchina di Perugia, piazza vulcanica che nelle ultime stagioni ha cambiato più allenatori che giocatori.

Proprio per questo Lorenzetti, tecnico navigato, che ha già lavorato in altre piazze importanti e vinto ovunque, ha festeggiato il titolo iridato senza eccessi, come si è potuto misurare nei commenti post finale. Tanto prudente da trasalire quando gli è stato detto di aver portato Perugia sul tetto del Mondo.

"Stiamo attenti con le parole, anche quando si vince. E' stato sì un percorso netto e diciamo che per la seconda volta Perugia è la più brava delle squadre che partecipano a questo torneo che si chiama campionato del Mondo, titolo dietro le cui parole, se lo intendiamo bene, c'è tanto ed oggi per questo bisogna essere felici". 

Poi l'analisi: "E' una manifestazione che oltre alle difficoltà tecniche propone anche quelle logistiche e di ambientamento. I ragazzi hanno fatto quello che ci eravamo proposti, l’hanno fatto con un buono stile e, secondo me, anche con una crescita del gruppo, che piano piano può diventare anche squadra".

In India, Lorenzetti ha cercato di dare un senso a questa trasferta anche pensando al resto della stagione, quella che alla fine dei conti è poi sempre la più importante con gli appuntamenti italiani che ai club di casa nostra fanno pendere i bilanci e gli umori presidenziali

"Ho parlato parecchio con i ragazzi - dice pensando al tema di fare gruppo, di formare una squadra: - Avevo detto loro che era uno degli obiettivi: se avremo portato qualcosa in più in termini di gruppo ce lo diranno i prossimi giorni, nei quali abbiamo un appuntamento importante come i quarti di Coppa Italia. E in Italia niente è scontato, e poi finalmente si aprirà un periodo di lavoro e lì questa squadra dovrà capire i margini che ha. In Italia i nostri numeri sono buoni, ma non sono tra i primi, e questo significa che un cammino dobbiamo farlo. Non perché si vince con i numeri, ma perché si può arrivare a vincere inseguendo quei numeri".

Perugia festeggia, come aveva fatto un anno fa, sapendo in cuor suo che l'esperienza del finale di stagione disastroso del campionato scorso possa servire per migliorarsi vivendo senza eccessi il trofeo appena vinto e senza influenze negative in caso di passi falsi lungo il percorso.

Il Mondiale è in archivio ma domenica la Superlega propone a Giannelli e compagni un test vibrante, tecnicamente più quotato delle partite giocate in India, a Trento contro i campioni d'Italia per il primo posto in campionato al giro di boa. Campioni del Mondo sì, ma ora si fa sul serio. 

Luca Muzzioli

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