Mondiali | 11 marzo 2025, 12:00

Verso il Mondiale: De Giorgi e Velasco presentano la stagione

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I due Ct azzurri ospiti della redazione della Gazzetta dello Sport si raccontano e presentano la stagione. Novità: Bernardi non sarà più sulla panchina azzurra

Verso il Mondiale: De Giorgi e Velasco presentano la stagione

MODENA - L’anno dei Mondiali è alle porte e le Nazionali italiane di pallavolo, maschile e femminile, si preparano ad affrontare una stagione intensa che inizierà con la Volleyball Nations League. In una intervista doppia firmata da Davide Romani e Mario Salvini presso la Gazzetta dello Sport Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco, i due commissari tecnici del volley, analizzano le sfide che attendono i loro gruppi e i cambiamenti che stanno apportando alle rispettive squadre.

Sugli Staff Velasco si sottolinea che Bernardi non farà più parte del gruppo azzurro, centra forse la partenza di Cichello da Novara al Club Italia? De Giorgi invece pensava di integrare nello staff coach Cuttini di Padova, ma c'è il tema del doppio incarico...

Velasco sottolinea l’importanza di affrontare la stagione con umiltà e determinazione. "Di solito, dopo le Olimpiadi ci sono gli Europei, ma da questo quadriennio si cambia e si passa direttamente ai Mondiali. Andiamo come favoriti, vogliamo e possiamo vincere. Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto, ma serve l'umiltà per continuare su questa strada: se ci riusciremo avremo buone possibilità. A volte non succede, non perché manca l’impegno, ma perché è più difficile ritrovare la cattiveria agonistica dopo aver vinto tanto." De Giorgi conferma che il cammino sarà impegnativo: "Con l'Europeo avremmo avuto il tempo per una mini-programmazione, invece si parte subito con qualcosa di molto importante. Abbiamo grande ammirazione per quello che hanno fatto le ragazze, giocando una pallavolo straordinaria. Quando si dice che agli uomini manca l’oro olimpico, rispondo che non è vero: la Federazione lo ha vinto. Siamo un'unica famiglia. Se siamo bravi, l'amarezza e lo sconforto per il risultato di Parigi saranno una motivazione in più."

Sul piano della gestione del gruppo, Velasco adotta un approccio pragmatico. "L’anno scorso ho concesso una settimana di riposo dopo il campionato, quest'anno ne darò due a chi ha giocato di più. Durante la Nations League ci saranno altri stop per alcune giocatrici, in modo da arrivare al meglio alle finali e poi al Mondiale. Oltre al gruppo principale, ci sarà anche una squadra B che giocherà le Universiadi, mentre nel 2026 sarà impegnata ai Giochi del Mediterraneo di Taranto. Tutte le giovanili lavoreranno al Pavesi di Milano, così potrò seguirle anche in ottica Los Angeles 2028." Anche De Giorgi ha una strategia chiara: "Dovremo valutare in che condizioni termineranno la stagione i giocatori più impegnati, come quelli di Perugia che giocano anche la Champions. L’inserimento di giovani è iniziato già l’estate scorsa e continueremo, portando in squadra qualche altro elemento interessante. Anche noi avremo l’impegno delle Universiadi con una rosa mista tra Under 21 e atleti che hanno bisogno di fare esperienza."

Il tema della gestione del gruppo e della convivenza tra giocatori di alto livello è fondamentale. Velasco ha una visione netta: "Quando sono arrivato, ho subito detto alle ragazze: 'Non mi interessa se siete amiche, dovete allenarvi bene e giocare meglio. Se poi volete andare a mangiare a tavoli diversi, fate pure'. Si fa troppa filosofia su questi concetti. Il segreto è giocare meglio degli altri e avere un po’ di fortuna. Si può giocare bene anche senza essere amici, l’importante è non essere nemici. L’unico limite è la linea rossa che non si può oltrepassare: se qualcuno la supera, io gli taglio il piede."
De Giorgi aggiunge: "In ogni squadra devi creare equilibri. Non puoi forzare il sentimento di amicizia, basta il rispetto. Se poi c’è anche un affiatamento maggiore, diventa un valore aggiunto. L’egoismo ci deve essere, ma deve essere relazionato all’obiettivo di squadra."

Riguardo al livello dei campionati italiani, De Giorgi sottolinea la competitività della Superlega. "Non puoi permetterti di non giocare al massimo con le squadre di bassa classifica perché rischi di perdere. Grottazzolina ha fatto un campionato straordinario salvandosi, Civitanova ha rilanciato giovani interessanti e ha chiuso terza. Perugia e Trento stanno dominando la stagione, mentre Piacenza forse ha mancato di continuità. Il nostro campionato è il migliore non perché le prime siano le più forti, ma perché il livello medio è molto competitivo."
Velasco elogia il modello Conegliano. "Tutte le società dovrebbero studiarlo, non solo per la gestione tecnica di Santarelli e la capacità di scegliere le giocatrici, ma per il clima di lavoro che hanno costruito. Il campionato femminile è più difficile da equilibrare perché ci sono 14 squadre e meno atlete di alto livello. Le giovani che scelgono di andare a fare le riserve in grandi club non verranno convocate in Nazionale. Meglio giocare titolari in squadre meno blasonate e guadagnare meno. A quell’età, il sogno dovrebbe essere la Nazionale."

Infine, i due allenatori riflettono su possibili cambiamenti regolamentari. "Le partite sono troppo lunghe," afferma Velasco. "Si potrebbe pensare a set da 21 punti anziché 25, ridurre i tempi morti e limitare il video check per gli allenatori. Nel maschile si potrebbe fare qualcosa per aiutare la difesa rispetto all’attacco." De Giorgi concorda: "L'idea della federazione internazionale è di ridurre i tempi morti, ma resta irrisolto il problema del pallonetto spinto, che ogni arbitro valuta in modo diverso. Ai Giochi ci ha penalizzato con molti fischi contro Michieletto. Servirebbe più uniformità nelle valutazioni."