News Mercato Italia | 09 maggio 2025, 15:22

Stati Uniti: Rivoluzione NCAA! Virginia Adriano vola al Nebraska. Sarà la straniera più pagata del volley di college

Luca Muzzioli

Terremoto in vista per i settori giovanili italiani?

Stati Uniti: Rivoluzione NCAA! Virginia Adriano vola al Nebraska. Sarà la straniera più pagata del volley di college

STATI UNITI - Il trasferimento di Virginia Adriano dal Volley Bergamo all’Università del Nebraska segna una svolta simbolica e concreta per il panorama del volley giovanile italiano e per lo sport universitario statunitense. L’opposto classe 2004, campionessa d’Europa con l’Italia U23 nel 2024, U19 nel 2022 e vicecampionessa del mondo U21 nel 2023, ha scelto di proseguire la propria carriera nella NCAA, dove sarà – secondo quanto emerge – l’atleta straniera più pagata del volley collegiale americano. Una scelta che sottolinea l’ambizione e il valore della giovane atleta italiana.

Il passaggio al sistema universitario americano è stato favorito dalle recenti riforme della NCAA che, con un accordo da 2,8 miliardi di dollari, consentono alle università di condividere introiti con gli atleti tramite i diritti legati a nome, immagine e somiglianza (NIL). Questo meccanismo ha spalancato nuove possibilità economiche anche per i talenti stranieri, che possono ora accedere a benefit e compensi significativi pur mantenendo lo status di studenti-atleti.

Nella stagione 2024/25 con il Volley Bergamo, Adriano ha totalizzato 80 punti in Serie A1, mostrando ampi margini di crescita in un contesto tecnico di alto livello. Il Nebraska, tra i college di punta del volley NCAA, le offrirà una vetrina internazionale di altissimo profilo, con strutture d’eccellenza e un programma sportivo tra i più seguiti d’America.

Questa transizione evidenzia però anche un aspetto critico: i club formatori italiani, come nel caso di Bergamo, non ricevono alcuna forma di compensazione quando i propri atleti scelgono la strada del college americano. Una lacuna normativa che rischia di incentivare la cosiddetta “fuga di talenti”, soprattutto in un’epoca in cui l’appeal del modello NCAA – grazie ai nuovi incentivi – è in costante crescita.

Il caso di Virginia Adriano, al tempo stesso simbolico e pionieristico, conferma che il confine tra sport professionistico e universitario è oggi sempre più sfumato. Una sfida per le federazioni europee, ma soprattutto un’opportunità per chi, come lei, è pronto a inseguire il proprio sogno oltre l’oceano.