Una sequenza di fatti, quella del dopo gara di Paola Egonu, che è sembrata una slavina al contrario. Cade l'ultima palla e l'opposta azzurra va dal suo agente a bordo campo a sfogare la rabbia e al tensione per tre settimane impegnative, per qualche insulto social (ahimè, sono i tempi), per le tante critiche alla sua persona - è la ragazza più in vista, da anni, di questa Nazionale - e anche critiche a qualche sua prova che magari è rimasta nella normalità o con qualche errore in più, dimenticando che però non è una macchina.
Un tifoso riprende la scena, ma nonostante il bailamme del palasport olandese, quello che Paola grida sfogandosi all'agente - Marco Raguzzoni - viene registrato e messo in rete. E' un attimo che quel momento finisce sulle prime pagine anche dei giornali politici online nazionali. Tra una Meloni e un Letta…
Scattano poi le interviste ufficiali a Rai e Sky. La giocatrice, coccolata, ammorbidisce il pensiero. Sottolinea il peso delle critiche alla sua persona quando sbaglia, peso a cui fa fatica ad abituarsi, a sopportare. Poi si passa alle accuse anche ai media a cui Paola dice “vorrei sapere cosa pensano di me i giornalisti” . Ai microfoni Sky fa anche il nome di uno di questi indicando che avrebbe scritto “non merito la maglia azzurra”. A dire il vero però è una affermazione che non trova riscontri su quanto è stato scritto in queste settimane.
Quindi Paola parla di riposo necessario ma anche di amore per la maglia azzurra. Alla Rai ancora: “C’è chi dice che non merito la Nazionale invece il mio sogno è essere sul podio con questa squadra. In questo momento quello che sento è che ho bisogno di fare un passo indietro, spero fra qualche mese di ripensarci perché abbiamo ancora tanto da fare con questa Nazionale, a gennaio vi farò sapere. Non ho parlato di questa mia decisione con la Federazione”.
Come potrebbe evolversi la situazione? Probabile che nell'anno dell'Europeo (2023), pre Olimpiadi, Paola Egonu possa non essere convocata per la VNL. Una estate di vacanza potrebbe essere il giusto toccasana per un'atleta che da anni non stacca la spina (e non solo per lei).
Auspicando nel frattempo la sua completa maturazione come persona. Una crescita necessaria per reggere il peso che le sue qualità sportive le portano in dote alla voce oneri, ovvero sopportare il lato oscuro dei social, i webeti.
Troppo spesso ci si dimentica che è una ragazza di soli 23 anni.