News FIPAV | 18 luglio 2025, 10:00

Intervista al Presidente Fipav. Giuseppe Manfredi: “Investire sui giovani, dare equilibrio ai costi e proteggere il futuro del volley italiano”

Luca Muzzioli

Il numero uno federale analizza lo stato di salute del movimento con orgoglio. "Non sempre i numeri e le percentuali danno la giusta lettura sulla qualità"

Manfredi oro olimpico a Parigi

Manfredi oro olimpico a Parigi

ROMA – Un lungo bilancio estivo, quasi una relazione di inizio del secondo mandato, con lo sguardo già proiettato al futuro.

Il presidente della FIPAV Giuseppe Manfredi, nell'intervista che segue, ha toccato tutti i punti cardine della politica federale: tesseramenti, settore giovanile, Club Italia, riforme, gestione delle risorse, inclusione, società di vertice e affiliazioni. Con uno stile pragmatico e diretto, Manfredi ha offerto in esclusiva a Volleyball.it un’analisi che parte dai numeri, ma si apre anche alla visione.

"Non potremo vincere ogni anno un Mondiale o un’Olimpiade, ma il nostro obiettivo dev’essere esserci sempre, restare al vertice. Perché questo non è solo un risultato sportivo, è anche un segnale di forza organizzativa e credibilità internazionale", ha esordito.
 

Anno

Atleti Tesserati Totali

30.6.2019 (pre-COVID)

322.378

30.6.2020

308.184

30.6.2021

219.629

30.6.2022

288.572

30.6.2023

334.786

30.6.2024

356.498

30.6.2025

364.430

Differenza pre-COVID

+42.052


Tra i segnali più incoraggianti c’è quello della crescita dei tesserati. "Solo nell’ultimo anno abbiamo registrato 8.000 tesserati in più. Un dato che va valorizzato, soprattutto in confronto a federazioni in stagnazione. Se a questo aggiungiamo le quasi 1.000 squadre in più e le 12.000 partite ufficiali in più rispetto alla stagione 2023/24, vuol dire che il sistema è vivo e in espansione".

Confronto

2023 / 2024

2024 / 2025

Gare

200.777

212.005

Squadre

22.459

23.522


 La riduzione marginale delle affiliazioni  rispetto alla scorsa stagione – appena cinque in meno: "Possono aver ceduto il titolo, si saranno fuse. Il punto è che ci sono più squadre, e quindi più possibilità di giocare. Le società oggi sono più solide e strutturate, anche a livello tecnico".

Affiliazioni

Differenza

Affiliate al 30.6.2025

3.911

Affiliate al 30.6.2024

3.916

Affiliate al 30.6.2023

3.944

Affiliate al 30.6.2022

4.050

Affiliate al 30.6.2021

4.122

Affiliate al 30.6.2020

4.233

Affiliate al 30.6.2019 (pre-COVID)

4.321

Un impegno che trova concretezza soprattutto nel settore giovanile: "Chiediamo alle società di non fermarsi a una squadra sola, ma di farne due, tre, quattro. Abbiamo eliminato vincoli, reso gratuita l’iscrizione delle squadre successive alla prima, tolto l’obbligo di allenatore abilitato per le formazioni secondarie. Serve allargare la base".


Un’attenzione che passa anche da misure innovative: l’arbitro associato, il ruolo di direttore tecnico obbligatorio nelle società, lo smart coach come figura di supporto. "Dobbiamo superare la carenza di tecnici – osserva Manfredi – e intanto permettere a tutti i bambini di giocare. Per questo stiamo rendendo il sistema più flessibile, ma guidato da competenze precise".


Sul piano economico, la FIPAV ha stanziato contributi per l’attività giovanile rilevanti: "Nel 2024 abbiamo premiato 554 società di base che hanno partecipato ad almeno tre campionati giovanili, con quasi 1.000 euro ciascuna. E abbiamo destinato 300.000 euro a 20 club che da sempre operano nel settore giovanile di alto livello per lo sviluppo dei vivai: tra i 20 e i 30mila euro ciascuno".

Nel 2025 è partito anche un nuovo programma: "Chi fa giocare in campionati di serie nazionali giovani ( indicati dal settore tecnico) in almeno il 70% delle partite riceverà un contributo importante. Vogliamo che i giovani non siano solo terze opzioni in panchina, ma protagonisti veri".

La visione si riflette anche nel Club Italia, tornato in A2 femminile: "Velasco ci crede molto, lo seguirà personalmente. Adesso abbiamo cambiato approccio, investito risorse, strutturato meglio. Il Club Italia costa più di un club normale, ma se serve a portare almeno due nuove ragazze a Los Angeles 2028, credo ne vale la pena".


Non solo Club Italia nazionale, ma anche Club Italia di area: "Abbiamo avviato il progetto al Sud e del Centro, tra breve Nord-Ovest e Nord-Est. Per le società che curano le atlete di questi club di area sono stati destinati 200.000 euro complessivi. È una forma di riconoscimento e di valorizzazione del territorio".

Ampio anche il ragionamento sulle tasse gara: "Molte quote erano ferme da diversi anni e credo sia sotto gli occhi di tutti l’aumento che negli ultimi anni si registra sui trasporti e sulle spese di vitto e alloggio in Italia. L’aumento è stato razionale e coprirà solo le maggiori spese lievitate ultimamente. Una squadra di Superlega spenderà 3.600 euro in più, una di A2 femminile qualcosa in più . Ma la A2 perché era molto sotto i parametri. Abbiamo pareggiato i livelli di spesa, senza toccare le diarie arbitrali nelle serie superiori". 

Campionato

Tassa Gara 24-25

Tassa Gara 25-26

Aumento

Gare Previste 25-26

Incidenza per Società

SUPERLEGA*

1350,00 €

1500,00 €

150,00 €

22

3300,00 €

A1F*

1350,00 €

1500,00 €

150,00 €

26

3900,00 €

A2M*

900,00 €

1000,00 €

100,00 €

26

2600,00 €

A2F**

800,00 €

1000,00 €

200,00 €

34

6800,00 €

A3M

825,00 €

850,00 €

25,00 €

22

550,00 €

B1F

280,00 €

310,00 €

30,00 €

26

780,00 €

BM

240,00 €

270,00 €

30,00 €

26

780,00 €

B2F

200,00 €

240,00 €

40,00 €

26

1040,00 €

C***

90,00 €

110,00 €

20,00 €

26

520,00 €

D***

75,00 €

90,00 €

15,00 €

26

390,00 €

*Playoff e playout esclusi
**Due gironi e pool promozione/retrocessione
***Media gare

Sul tema degli stranieri, Manfredi è netto: "Abbiamo raddoppiato la tassa di tesseramento per la serie A da 1.000 a 2.000 euro, ma non per fare cassa. Quei soldi andranno a finanziare progetti per i settori giovanili da predisporre insieme alle leghe. E nella Serie B ne permettiamo solo uno. Nei campionati giovanili, nessuno. Non vogliamo che il nostro sistema venga oscurato da ondate di stranieri, come nel calcio".

Sul fronte del beach volley, il presidente osserva un trend in crescita: "Abbiamo numeri altissimi, ma ancora poca attenzione da sponsor e TV. Il campionato invernale ha preso piede, aumentano anche i campi coperti. È un asset strategico, ma da sviluppare ancora molto".

Altrettanto importante è l’investimento sul sitting volley: "Abbiamo cambiato entrambi i tecnici. Pasquale D’Aniello sta facendo molto bene. Dobbiamo portare più persone con disabilità nelle palestre: è una missione etica oltre che sportiva".




Sul piano internazionale, Manfredi sottolinea l’impatto dell’Oro olimpico femminile e del Mondiale maschile: "La vera sfida è restare stabilmente al vertice. Siamo un Paese piccolo, con natalità bassa, ma tra i primi al mondo. Questo vuol dire che c’è metodo, scuola, organizzazione. E strategia".

Ecco allora il valore dei grandi eventi: "Gli Europei 2023 hanno generato entusiasmo e attenzione. Ora organizzeremo l’Europeo 2026: apertura a Napoli, poi in Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia. Sarà una festa nazionale".


Infine, un passaggio sul Consiglio federale: "Abbiamo cambiato 10 su 15 componenti, puntando su chi arriva dai territori. Atleti ancora in attività, dirigenti di comitati, persone giovani e competenti. Serve programmazione e continuità, e ora possiamo farla".

Una chiusura netta, tra orgoglio e concretezza: "Abbiamo fatto una piccola rivoluzione, ma ora serve consolidarla. Non c’è successo internazionale senza una base forte. Ecco perché continueremo a investire: nella pallavolo, nei giovani, nella credibilità del nostro sport. Siamo un movimento vivo, in controtendenza rispetto ad altri, non sempre i numeri e le percentuali danno la giusta lettura sulla qualità".