Superlega | 10 ottobre 2025, 21:48

Festival dello Sport: De Giorgi, “Nonostante le critiche, sapevo che questa squadra aveva ancora tanto da dire”

Redazione Volleyball.it

Dopo la sconfitta nella finale di VNL, il CT azzurro era finito al centro delle critiche. “Tante cose messe in dubbio, ma non ho mai perso la bussola”. Poi il trionfo iridato, il quinto in carriera: “Questa squadra sa rigenerarsi". L'addio di Anzani? Io non ho mai dato l’addio alla Nazionale, l'ho detto anche a lui, la porta è aperta”

Ferdinando De Giorgi

Ferdinando De Giorgi

TRENTO - Reduce dal trionfo iridato con l’Italia maschile, Ferdinando De Giorgi si è raccontato al Festival dello Sport di Trento. Un bilancio sull’estate appena conclusa, sul campionato in arrivo, sulle nuove leve, ma anche sulla VNL e le critiche ricevute dopo la finale persa. 

"Sono stati giorni molto intensi, e penso che continueranno a esserlo. I ragazzi sono già in fase di preparazione per l’inizio del campionato, che sarà sicuramente molto bello ed equilibrato. C’è entusiasmo, perché abbiamo vissuto un momento storico con le nazionali, e oggi siamo qui anche con il Presidente della Repubblica per celebrare questo. Ma voglio sottolineare l’importanza delle società: i giocatori fanno un lavoro eccezionale nei club, e poi riescono a esprimersi anche in azzurro. Dobbiamo diventare sempre più trasversali, entrare in altri mondi, perché i messaggi che queste squadre stanno lanciando – oltre alla vittoria – sono positivi e profondi".

Sui suoi cinque titoli mondiali da giocatore (3) e Ct (2): "Non ci pensavo molto, ma dopo la vittoria me l’hanno fatto notare. Sono tanti, sì. E ne sono orgoglioso. Scherzando dico sempre: chiamatemi per i Mondiali, evidentemente ho un certo feeling con questa manifestazione".

Sui giovani azzurri da seguire: "Ce ne sono tanti, davvero. Abbiamo un movimento molto interessante grazie al lavoro delle società e della federazione. Non faccio nomi, ma il materiale c’è".

Un passaggio doveroso sull’addio alla maglia azzurra di Simone Anzani: "Va rispettato moltissimo. Non è un addio per stanchezza o mancanza di motivazioni, ma legato alla sua sfera privata. Io stesso non ho mai dato l’addio alla Nazionale, nemmeno adesso. Finché giochi ad alto livello e stai bene, non serve dirlo. A Simone ho detto: vediamo cosa succede tra qualche mese. È un giocatore importante non solo in campo, ma anche nello spogliatoio. Era il più anziano del gruppo. La porta resta aperta".

Infine, una riflessione sulla VNL 2025 e le polemiche seguite alla finale persa: "Nel nostro lavoro si è sempre sotto esame, ma bisogna avere idee chiare su dove si vuole arrivare. Abbiamo fatto una bella VNL, anche se abbiamo perso la finale. Dispiace che, quando non si vince, si cancelli tutto il percorso. È stata una finale anomala, con tante situazioni particolari. Però abbiamo coinvolto 24 giocatori, molti dei quali sono stati decisivi al Mondiale. Anche quella sconfitta è servita per capire su cosa lavorare nelle settimane successive".

Sul campionato, al centro della giornata trentina al Festival dello Sport, si riparte dal ritorno in Superlega di una piazza storica come Cuneo, De Giorgi non nasconde l’emozione: "Sono felicissimo. Cuneo ha sempre avuto tradizione e cultura pallavolistica, con un impianto bellissimo. È una piazza dove ho vissuto da giocatore e da allenatore: lì ho lasciato una parte della mia vita sportiva.

Guardando al campionato 2025/26: "Mi aspetto un torneo in cui i giocatori che seguiamo possano essere sempre più protagonisti. Che si lotti per lo scudetto o per la salvezza, l’importante è avere obiettivi e spazio per crescere. Il campionato italiano ha una qualità media altissima: ogni settimana bisogna lavorare duro. È un torneo che non permette rilassamenti: per vincere devi sempre giocare una buona pallavolo, ovunque".

E sulle squadre che potrebbero inserirsi tra le big: "Verona ha fatto acquisti importanti. Con Darlan diventa ancora più fisica, e ha aggiunto grande esperienza. Modena ha potenziale, Piacenza sta facendo un lavoro interessante puntando su giovani bravi. I temi da seguire non mancano".