Europei Maschili | 05 agosto 2023, 15:19

Verso l'Europeo: Bovolenta, "E' questo il momento giusto"

A 19 anni può andare agli Europei. Il giovane opposto nelle parole di chi lo ha cresciuto e allenato. "E' già pronto per quel livello"

Verso l'Europeo: Bovolenta, "E' questo il momento giusto"

di Luca Muzzioli*

"Alessandro ha avuto la capacità di farsi trovare pronto. al momento giusto, nel vestire la maglia in un ruolo che ha avuto una serie di problematiche alle spalle di Romanò. Lui si è così inserito rapidamente nel pertugio giusto. Credo che questo sia il momento per lui. E’ pronto per confrontarsi con quel livello lì, almeno in allenamento. Poi deciderà ovviamente il campo".

Marco Bonitta, ex ct azzurro della nazionale femminile, ma anche uno che con i giovani ci sa fare per davvero, come testimoniano non solo le medaglie azzurre (oro europeo Under20 nel 2012 e bronzo iridato under21 nel 2013) ma anche il lavoro nel club di Ravenna, quando parla di Alessandro Bovolenta non ha dubbi.

E il giovane Bovolenta nella fessura azzurra seniores si è calato bene, tanto che da ieri è tra i 16 convocati a Cavalese per le quattordici maglie per l'Europeo 2023 che a fine agosto aprirà le danze a Bologna. 

Un predestinato? Certo, la teoria dei neuroni a specchio portata avanti anche da Julio Velasco sulle maggiori possibilità di chi per anni ha seguito in palestra sin dalla giovane età questo o quel genitore vedendogli ripetere ora dopo ora gesti tecnici della disciplina, sicuramente ha inciso profondamente nel dna di Alessandro, ma il ragazzo ha già avuto l'occasione di dimostrare in molteplici occasioni di essere quasi fatto e finito a soli 19 anni e di essere uomo solido.

Sì perché oltre le braccia c'è di più. Non è più tempo degli “opposti ignoranti” di cui Andrea Zorzi ha spesso parlato per descrivere un'era  in cui il posto due nella pallavolo era chiamato a ragionare poco e tirare a tutto braccio.

Negli ultimi anni è tempo di gente con braccio e testa. Anche Bovolenta è parte di questa new wave pallavolistica.

Ma chi è il diciannovenne Bovolenta? Con il tecnico Matteo Battocchio, dalla prossima stagione allenatore di Cuneo in A2, ha vissuto le ultime due annate nella nazionale giovanile, campioni d'Europa e vice campioni del mondo. “E' un ragazzo splendido educato, disponibile. Umile e sempre uno dei prima fare le cose. Ha già vinto, ma ha la testa sulle spalle, è uno che lavora tantissimo, come un disperato. Ci siamo sentiti anche poche ore prima del collegiale di Cavalese e ci siamo detti alcune cose”.


Non è un segreto che da almeno due stagioni Alessandro - stella del club di Ravenna, in A2 maschile - abbia detto no alla Superlega. Quest'anno si dice anche ad un possibile ruolo da titolare. 

"Ha fatto una scelta in controtendenza molto coraggiosa e giusta. Mi ha raccontato le sue motivazioni, le sue idee. L'ho ascoltato - racconta Battocchio - e mi ha mostrato di essere un ragazzo con la testa sulle spalle, anni luce avanti, presentandomi una serie di motivazioni, tra cui quella di aver dato la parola alla sua società che ne dimostrano anche lo spessore umano. Ha avuto la fortuna di potersi confrontare con un allenatore come Marco Bonitta, con una figura importante come Julio Velasco e di aver una famiglia alle spalle con mamma Federica che è spettacolare. E questo l'aiuta".

"Ha molto chiaro quello che è di fronte a lui, non vuole fare passi più lunghi, ma neanche più corti. Credo che questo sia un buon valore per lui  - ricorda Bonitta - mi ha detto che in Superlega, se mai un giorno ci andrà, vuole entrare per la porta principale, cioè con una bella società che crede in lui e fa un bel progetto su di lui. Ha così deciso di rimanere un altro anno a Ravenna e questo non può che farmi piacere perché per me è un arricchimento perché è un ragazzo che apprende velocemente ed è bello vedere che in poco tempo ciò che insieme cerchiamo di fare lui lo mette in pratica".

* da Tuttosport

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