News FIPAV | 02 gennaio 2024, 09:28

Verso Parigi 2024: Grandi osservati e nodi da sciogliere per De Giorgi e Velasco

La strada di azzurri e azzurre verso le Olimpiadi

Verso Parigi 2024: Grandi osservati e nodi da sciogliere per De Giorgi e Velasco

di Luca Muzzioli


MODENA
- Il 2024 è l'anno di Parigi, l'anno dei Giochi più attesi anche per la pallavolo, giochi da grandi, con grandi sogni che si rincorrono dall'alba dei tempi.


Con due nazionali azzurre non ancora qualificate, ma entrambe con le carte in regola per non mancare alla festa transalpina, cosa ci si deve aspettare nell'anno alle porte?

Mentre i massimi campionati non si concedono sosta (la Superlega è di nuovo in campo già domani sera con i Quarti di finale di Coppa Italia) sono almeno quattro i mesi che separano dai primi passi della stagione azzurra. Una stagione che sarà comunque specchio del lavoro e dei risultati anche dei club. 

Buone notizie per Fefé De Giorgi che vede i suoi azzurri veleggiare a buoni livelli ed essere protagonisti in Superlega, tutti in campo in Italia, a portata di osservazione diretta. Ad iniziare dai campioni d'Italia Michieletto e Lavia, i due posti 4 azzurri, che sono ai primissimi posti nelle classifiche dei migliori realizzatori del campionato. Se Alessandro è il vero trascinatore della squadra di Fabio Soli, mettendo domenica dopo domenica esperienza e carisma nel già ricco bagaglio di doti tecniche in suo possesso, a Padova spicca poi il lavoro dell'altro figlio d'arte Davide Gardini, 24 anni, uno dei punti di riferimento della squadra di Cuttini. 11° nella classifica dei migliori realizzatori, è ripagato dalla scelta del vestire la maglia di un club che ha puntato anche su di lui, ritenendolo uno dei titolari.

"Inseguono" Rinaldi (che a Modena è inserito e schiacciato in una batteria di posti 4 forse troppo omogenea) e Recine (che oggi ampio trova spazio, fin quando non ci sarà il ritorno di Leal).

In posto 2 Yuri Romanò vanta diverse gare in meno rispetto ai compagni per un infortunio agli addominali di avvio stagione che l'ha attardato. Il ritorno in campo però l'ha subito riproposto ad ottimi livelli tra attacco e battuta garantendogli una media punti/gara da primi piani. In alternativa De Giorgi può sempre guardare al lussemburghese Kamil Richlicki, opposto con passaporto italiano da questa stagione, che viaggia al 5° posto tra i migliori marcatori, persona che per caratteristiche tecniche/caratteriali potrebbe stare benissimo in un gruppo che guarda prima al "noi" e poi ai singoli.


Al centro c'è un sospiro di sollievo per il ritorno di Roberto Russo. La concorrenza non manca, bisognerà vedere anche come De Giorgi valuterà il ritorno in campo di Simone Anzani, uomo che al gruppo porta oltre al valore tecnico anche insuperabili qualità umane.


Palleggio e libero sono ruoli ricchi di qualità con Giannelli, Sbertoli e Porro; Balaso, Scanferla e Federici

LE DONNE - In ambito femminile la grande vera novità è quella di Julio Velasco, da ieri nuovo Ct azzurro. Un vero e proprio guru del movimento mondiale, a 71 anni (72 il prossimo 9 febbraio), richiamato per risolvere fastidiosi nodi che si erano formati nell'ultima stagione. Con l'Italdonne certa di andare comunque a Parigi grazie al ranking, in virtù dei risultati complessivamente positivi della gestione di Davide Mazzanti, a Velasco il movimento chiede di far emergere le potenzialità di questa squadra, qualità che si erano già percepite nel 2018 quando arrivò un argento mondiale, ma che poi non sono sbocciate al meglio.

I nodi al femminile saranno la "gestione" della coppia Egonu-Antropova,  oggi due delle tre migliori realizzatrici del campionato, ma anche comprendere come e se Velasco vorrà/dovrà, richiamare alcuni elementi di esperienza ed equilibrio che nei primi anni di questo ciclo avevano dato una impronta alla squadra (Caterina Bosetti e Monica De Gennaro) o comprendere se l'esperienza all'estero di Pietrini avrà lasciato alla giocatrice ex Scandicci crescita tecnica e personale o no, in un campionato russo che non si confronta nelle coppe europee ed è altamente autoreferenziale.

Luca Muzzioli

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