Comunichescion | 29 gennaio 2024, 04:23

Come cambia Perugia con Lorenzetti. Come non cambia Modena che cambia Petrella

La società umbra ha mutato approccio e così la squadra, bella, apprezzabile, divertente. In Emilia, dentro al Tempio" invece prevale la strategia del gattopardismo... Cambiare (spesso) tutto (o quasi tutto) perché nulla cambi...

Come cambia Perugia con Lorenzetti. Come non cambia Modena che cambia Petrella

di Luca Muzzioli

Ai più, quando anni fa Gino Sirci lanciava proclami sul "Perugia Regna" con quella squadra che in campo faceva della sua forza uno sfoggio di giovanile arroganza, era facile percepire nel resto della pallavolo una sorta di fastidio.

Gli anni però passano, vittorie e sconfitte insegnano, sopratutto le sconfitte. E così anche la Sir, e anche il suo presidente, hanno cambiato atteggiamento e l'immagine trasmessa.

Una trasformazione, in positivo, che si è completata quest'anno, con l'arrivo di Angelo Lorenzetti. Che si straveda per l'uomo e per il tecnico viene facile capirlo. Il tecnico marchigiano, adottato dalla città di Modena, è infatti l'emblema del tecnico che sa vincere, nel rispetto di una sportività e correttezza morale verso l'interno del suo ambiente ma anche verso l'esterno, verso avversari, colleghi, opinione pubblica.

Non è un caso che dallo scudetto 2022/23 ad oggi ogni trofeo di club veda alla categoria vincenti il suo nome: Scudetto a Trento, Supercoppa, Mondiale per Club e Coppa Italia con Perugia. L'uomo ha una marcia in più.

Non disputando le coppe Europee, ora resta lo Scudetto. Sarà poker umbro? La concorrenza è tanta. Ma di altrettanta forza? 

Se Perugia ride e Monza, sconfitta in finale, può quanto meno sorridere meritatamente per il bel percorso fatto, Modena piange. Ed il trait d'union è proprio la dedica che Lorenzetti ha fatto al suo ex vice Francesco Petrella poco dopo la premiazione: "Il mio pensiero va a Checco (Petrella, ndr). Oggi con me sul podio c'era anche lui".

Infatti nella domenica della finale di Del Monte Coppa Italia cosa nel bel mezzo del terzo set della finale Modena Volley ha ufficializzato nientemeno che l'esonero del tecnico modenese Francesco Petrella

Se si è cercato di far passare in secondo piano la decisione comunicandola durante la finale di Coppa il risultato ottenuto è stato quello opposto, tanto che la notizia è finita dritta dritta in diretta su Rai2 letta dai telecronisti Rai nel bel mezzo del racconto della finale!

Detto di questa particolare tempistica comunicazionale, resta un altro dato: Modena con questa decisione ha mandato all'aria il tanto decantato progetto triennale, a dimostrazione che le idee sono tutt'altro che chiare, considerando che da dicembre ad oggi il club ha pubblicato lettere dei vertici dirigenziali che predicavano unità, coesione e sguardo al futuro e anche a parole si era data fiducia al tecnico solo pochi giorni fa. 

La classifica deficitaria, i silenzi inopportuni (di poco più di due settimane fa), una programmazione che negli anni è apparsa assai volubile, hanno portato all'ennesimo ribaltone, facendo diventare Modena una piazza "mangia allenatori".

Chi ha buona memoria mi ricorda infatti che in poco più di sette anni (meno di sette stagioni pallavolistiche) la panchina modenese ha visto "scappare"/esonerare/accompagnare alla porta fior fior di tecnici: Lorenzetti, Stoytchev, Velasco, Piazza, Tubertini, Giani e ora Petrella, che aveva firmato un contratto triennale in estate ed era stato portato a Modena con l'incipit di rivestire l'immagine del tecnico voluto proprio alla proprietà e assunto con un accordo triennale. Giocatori cambiati e "bruciati" non pochi, emblema del gattopardismo societario, cambiare tutto perché nulla cambi...

Stridono come non mai, come unghie sugli specchi, le parole del veertice societario dello scorso 19 maggio al momento della presentazione del tecnico: "Quando ho incontrato Francesco ho subito capito di avere davanti la persona giusta. Prometto che lo accompagneremo con impegno in questa sua nuova avventura, proteggendolo e aiutandolo sempre". 

 

Luca Muzzioli

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