LODZ - “Sono contentissimo, ma le emozioni vere devono ancora arrivare” – ammette Kamil Semeniuk dopo la sua terza vittoria in CEV Champions League, la prima con Perugia.
Nel trionfo della Sir Susa Vim Perugia a Lodz, c’è anche la firma discreta ma decisiva di Kamil Semeniuk, che ha sollevato il trofeo più prestigioso per la terza volta in carriera. Ma stavolta, confessa, è diverso: “Non so ancora spiegare cosa provo, forse non ho ancora capito bene cosa è successo. Ma ogni Champions ha un gusto diverso, e questa è davvero speciale”.
Dopo anni di tentativi, Perugia è tornata a una finale e l’ha vinta. “Sono orgoglioso di essere parte di questa squadra e di questa società. Finalmente abbiamo vinto questo trofeo che mancava da troppo tempo” – dice il polacco, accolto da un’ovazione al suo ingresso in campo. Nonostante giocasse contro una squadra di casa, Semeniuk ha sentito il calore del suo popolo.
“Di solito, qui in Nazionale mi applaudono. Stavolta era diverso, ma quando sono entrato ho ricevuto un applauso bellissimo. È stato emozionante. I tifosi polacchi hanno capito che non sono un nemico, ma solo un avversario”.
Semeniuk ha anche superato un problema fisico pur di esserci: “Sabato temevo di non riuscire a giocare. Abbiamo fatto tantissime terapie, messo metri di tape… Devo ringraziare tutto lo staff medico. Mi hanno permesso di entrare in campo e godermi tutto questo”.
E ora, tra i festeggiamenti per la Champions, si avvicina un’altra emozione: il matrimonio. “L’avevo già rimandato una volta, adesso finalmente arriva. Porterò anche questa medaglia a mia moglie: un altro ricordo da aggiungere a un momento speciale”.