LUSSEMBURGO - La CEV Champions League 2025 accoglie un nuovo protagonista fuori dal campo: il Zeren Group, conglomerato turco attivo nei settori dell’energia, dei trasporti e dell’edilizia, è diventato sponsor ufficiale della massima competizione europea per club.
L’intesa siglata con la Confederazione Europea ha previsto – contestualmente alla sponsorizzazione – l’assegnazione di una wild card per l’accesso diretto alla fase principale della Champions League alla società pallavolistica di Ankara riconducibile al gruppo turco.
Fondata nel 1973 e oggi guidata da Mustafa Yiğit Zeren (foto), l’azienda si presenta come una holding internazionale con sede in Turchia e filiali operative in Europa e Medio Oriente. Il gruppo si è recentemente distinto per una rapida espansione nel settore energetico, acquistando catene di distribuzione carburante in Turchia, tra cui TP Petrol e Alpet, e avviando operazioni in Montenegro e Regno Unito.
Tuttavia attorno al gruppo si sono concentrati, negli ultimi mesi, alcuni interrogativi sollevati da fonti internazionali. Secondo quanto riportato da fonti investigative internazionali, tra cui Nordic Monitor (leggil'articolo), il gruppo sarebbe stato coinvolto in contenziosi legali legati all’acquisto e alla rivendita di petrolio russo tramite una complessa rete societaria che ha incluso passaggi a Hong Kong e crediti erogati da banche russe.
In particolare, viene citato un presunto utilizzo di linee di credito della Credit Bank of Moscow per l'acquisto di greggio, operazioni che avrebbero generato enormi flussi di denaro poi reindirizzati in investimenti in Turchia.
Nonostante queste segnalazioni, che il gruppo ha sempre smentito negando l’esistenza di procedimenti penali a suo carico, il legame tra Zeren e il mondo dello sport si è rafforzato anche grazie ad accordi di sponsorizzazione che hanno incluso una wild card alla squadra a esso collegata.
Dopo aver cercato di entrare nel sistema bancario montenegrino, ora approda anche nella pallavolo internazionale dalla porta principale.
L’investimento dello Zeren Group nella Champions League può rappresentare una vetrina importante per il volley europeo, ma solleva anche interrogativi che vanno ben oltre la rete.