MANILA (Filippine) – Alla vigilia dell’esordio dell’Italia ai Campionati del Mondo maschili 2025, Ferdinando De Giorgi ha parlato con l’equilibrio di chi ha vissuto molti tornei importanti, ma anche con la consapevolezza che ogni avventura fa storia a sé.
"Le sensazioni sono quelle di voler iniziare, ma senza fretta forzata. È un desiderio naturale, perché il percorso d’avvicinamento è stato lungo e importante. Dopo una VNL intensa e dispendiosa, ora c’è voglia di cominciare finalmente questa manifestazione così rilevante" – ha esordito il CT azzurro.
Uno dei temi caldi resta l’esclusione dell’ultimo momento di Sanguinetti, sostituito da Gargiulo per scelta tecnica e in parte legata alle condizioni fisiche. "Purtroppo queste sono situazioni che non si possono controllare, ma devo dire che i ragazzi hanno reagito benissimo. Sono speciali, hanno saputo assorbire un momento non facile, perché Daniele è un giocatore importante per noi sotto tutti i punti di vista. Nonostante questo, il gruppo ha subito cercato soluzioni, mostrando ancora una volta la propria maturità."
Sul girone iniziale, De Giorgi ha evidenziato una progressione nella difficoltà degli avversari: "Dell’Algeria abbiamo poche informazioni, ma probabilmente è la squadra tecnicamente meno attrezzata del girone. Già con il Belgio ci sarà un primo salto di livello e poi ci attenderà l’Ucraina, che abbiamo affrontato in VNL: è una squadra tosta, che non molla mai. Sarà una partita molto impegnativa, lo sappiamo. Questo girone è un crescendo anche dal punto di vista tecnico."
Il CT ha poi parlato con sincerità anche della parte più difficile del suo ruolo: le esclusioni. "È forse l’aspetto peggiore di questo mestiere. Siamo arrivati davvero fino all’ultimo giorno con dei dubbi, e avrei voluto evitarlo, ma con gli infortuni non c’erano alternative. Sanguinetti ha dato tanto in questa estate, è stato disponibile, ha lavorato bene, si è giocato le sue carte. Lo abbiamo ringraziato tutti. La scelta che ho fatto è legata a ciò che penso sia meglio per questa competizione. Le convocazioni non sono mai un giudizio definitivo sul valore di un atleta. Vale per tutti."
"Lui resta parte del gruppo, ha contribuito in modo importante a preparare questo Mondiale." ha concluso De Giorgi, abbracciando idealmente il centrale escluso e spostando il focus su un’avventura che inizia ora.