Mondiali | 18 settembre 2025, 08:01

Mondiali: Oggi per l'Italia una sfida da dentro o fuori con l’Ucraina. Chi in regia? Giannelli o Sbertoli?

Redazione Volleyball.it

Anzani: “Siamo ai.... sedicesimi di finale. Consapevoli della nostra forza”

Dubbio per De Giorgi?

Dubbio per De Giorgi?

 

MANILA – Oggi alle 15.30 l’Italia affronta l’Ucraina in una gara decisiva per il passaggio del turno ai Mondiali maschili 2025. Chi vince passa agli ottavi di finale, chi perde è eliminato. Gli azzurri arrivano a questo appuntamento dopo la bruciante sconfitta con il Belgio, che ha messo in evidenza diverse difficoltà di gioco e aperto il dibattito sul palleggiatore titolare: giocherà Giannelli, titolare con il Belgio ma sostituito nel corso del match, o sarà confermato Sbertoli, subentrato e autore di una rimonta che ha portato la partita al tie-break?

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Il giorno dopo il ko con i belgi, la concentrazione è massima in casa Italia. Gli azzurri sanno che non ci saranno seconde occasioni e che sarà necessario ritrovare subito il miglior gioco per superare l’ostacolo Ucraina, guidata da Raul Lozano, tecnico argentino ma con passaporto italiano.

A fare il punto della situazione è il centrale e vicecapitano Simone Anzani, al suo quarto Mondiale: “Come ne abbiamo vinte tante di partite in carriera, così ne abbiamo perse altrettante; secondo me bisogna analizzare quello che non è andato, ma allo stesso tempo non bisogna fasciarsi troppo la testa o farsi troppi pensieri negativi perché non serve”.

Guardando avanti, il centrale aggiunge: “La gara di oggi rappresenta il nostro «sedicesimo di finale», sarà una gara da dentro o fuori. Forse con il Belgio l’abbiamo approcciata non nel migliore dei modi, ma nella pallavolo maschile di oggi non esistono più partite semplici: se non giochi con attenzione e con un livello tecnico sempre alto rischi di perdere e così è successo a noi. Siamo consapevoli della nostra forza e di quello che va fatto per passare la fase a gironi”.

Infine un’analisi sulla prestazione dei belgi: “Forse non ci aspettavamo un Belgio così aggressivo e capace di fare una grande fase difensiva. Sono stati davvero bravi a toccare tanti palloni e a vincere molte azioni lunghe, questo ci ha un po’ destabilizzato. Il nostro è uno sport tecnico, quando le cose non vanno bene devi migliorare questo aspetto e noi non lo abbiamo fatto. Ma siamo grandi e vaccinati: ognuno analizzerà i propri errori per poi andare in campo e riportare la vittoria a casa”.