TRIESTE – Dopo quattro anni di dominio ininterrotto in Italia, l’Imoco Conegliano cade in Supercoppa contro la Numia Vero Volley Milano, e a commentare il passo falso è un lucido e autocritico Daniele Santarelli, tecnico delle pantere, consapevole delle difficoltà vissute dalla sua squadra in questo avvio di stagione.
"Abbiamo riportato la gara al tie-break, ma poi è successo quello che capita spesso nei set a 15: una lotteria. Loro sono partite meglio, noi abbiamo commesso qualche errore di troppo e poi recuperare diventa difficile", ammette Santarelli. "Il black-out nel secondo e nel terzo set è lo specchio del nostro momento. Non siamo ancora al top e si vede."
Il tecnico fa nomi e analizza con franchezza: "Giocatrici come Gabi, Zhu, Sara, Monica, Asha hanno fatto molta fatica oggi. Le uniche che hanno dato qualcosa in più sono state Nene e Marina, che arrivavano più fresche dalla panchina. Gabi, ad esempio, è stata fuori fino a ieri, ha appena ripreso a saltare: era inevitabile fosse indietro."
Santarelli spiega anche la gestione tattica del tie-break: "Ho cercato di ruotare, cambiare, fare il doppio cambio perché stavamo faticando con l’attacco a due. Ma mi sono trovato a corto con i cambi: era necessario, ma ha complicato la situazione."
Nonostante la delusione, il coach non cerca scuse: "È giusto così, Milano ha meritato. E forse proprio questa sconfitta dà ancora più valore a tutto quello che abbiamo vinto finora. I trofei non arrivano perché ci chiamiamo Conegliano: arrivano con la fame, il rispetto dell’avversario e il lavoro quotidiano. Oggi non ne avevamo abbastanza."
Infine, uno sguardo sul futuro: "Questo ko deve bruciare, far male. Dobbiamo usarlo come spinta per crescere ancora. Purtroppo non potevo spremere la squadra in questo periodo: troppe partite ravvicinate, fisicamente e mentalmente non eravamo pronti. Dall’altra parte, loro avevano qualche pedina più fresca, e si è visto."