Champions League F.: Alessia Orro: “Turchia, inglese e Champions. Sto vivendo un capitolo nuovo”

MILANO – Oggi alle 18 Alessia Orro torna a giocare in Italia, per la prima volta in una competizione ufficiale con la maglia del Fenerbahçe, nella sfida di Champions League contro Novara. La palleggiatrice sarda, premiata come MVP del Mondiale 2025, ha raccontato a Davide Romani sulle pagine de la Gazzetta dello Sport come sta vivendo questo nuovo inizio a Istanbul.

Trasferitasi in estate dopo le esperienze in Italia con Club Italia, Busto Arsizio e Vero Volley, Orro descrive la metropoli turca come “una città affascinante” in cui sta scoprendo cultura, abitudini e sapori, oltre a dover imparare rapidamente l’inglese, lingua che ora usa quotidianamente: “I primi giorni non erano semplici, anche per fare la spesa. Mi ha aiutato Google Translate”.

L’avventura al Fenerbahçe è cominciata subito con un trofeo, la Supercoppa vinta in rimonta sul VakifBank: “Non avevo ancora grande intesa con le attaccanti, ma ci siamo fidate. Sullo 0-2 è scattato qualcosa”. Ora l’obiettivo si chiama Champions League: “Contro Novara sarà dura. Ha recuperato Tolok e sarà una partita tirata”.

Orro si è inserita in un club dalla struttura imponente, parte di una polisportiva che vive una forte identità comune: “La passione dei tifosi è totalizzante. Sono già andata a vedere l’Eurolega, ho visto Nicolò Melli, ci sosteniamo a vicenda”.

Il campionato turco, intanto, cresce di livello: “Arrivano giocatrici importanti e non sorprende che sia arrivata anche Myriam Sylla. Con gli allenatori italiani ci confrontiamo spesso”.

Sulla Nazionale, Orro non ha ancora preso decisioni per il 2026: “Quando deciderò se fermarmi due mesi o tutta l’estate, lo dirò prima al ct Velasco”.

Tra le curiosità della sua nuova vita c’è anche il cibo: “Amo sperimentare. La carne è buonissima e il baklava con gelato è tra i dolci più buoni che abbia mai assaggiato”. Con lei a Istanbul c’è anche il compagno Matteo Picchio, impegnato nella stesura della tesi e intenzionato a intraprendere la carriera di preparatore sportivo.