A2 Maschile | 18 dicembre 2025, 16:50

"Caso Paris": Dalla sospensione di tre mesi del Tribunale Federale all’annullamento della Corte Federale di Appello...

Redazione Volleyball.it

Il regista aveva lasciato Palmi lamentando "l’inadempimento economico della società e la sospensione delle attività comunicata nel marzo 2025"... Il Club aveva inoltrato un esposto al Tribunale Federale (poi chiusa la squadra...), ma Paris vince il ricorso!

"Caso Paris": Dalla sospensione di tre mesi del Tribunale Federale all’annullamento della Corte Federale di Appello...

ROMA – Si è concluso con un esito favorevole al palleggiatore Matteo Paris il procedimento disciplinare che lo aveva visto al centro di un contenzioso federale legato all’interruzione anticipata del rapporto contrattuale con la società indicata negli atti federali come Pallavolo Franco Tigano. Dopo una prima decisione del Tribunale Federale FIPAV, che aveva inflitto una sospensione di tre mesi, la Corte Federale di Appello ha integralmente riformato il verdetto, annullando la sanzione e riconoscendo l’insussistenza di comportamenti disciplinarmente rilevanti a carico del giocatore.

La decisione del Tribunale Federale

Il procedimento prende avvio dall’esposto presentato dalla Pallavolo Franco Tigano, denominazione con cui negli atti federali veniva indicata la società OmiFer Palmi, club che nella stagione maschile ha successivamente cessato l’attività di A2 maschile. La stessa realtà sportiva (come Pallavolo Franco Tigano) ha invece proseguito l’attività nel settore femminile con una Serie B2, mentre il vertice societario dell'A2 maschile si è nel frattempo impegnata nella gestione della Sviluppo Sud Catania.

Secondo l’esposto, l’atleta non avrebbe adempiuto agli obblighi previsti dal contratto di lavoro sportivo biennale, sottoscritto il 1° novembre 2024 e con scadenza al 30 giugno 2026, avendo abbandonato anzitempo la squadra e non partecipando alle attività sociali, oltre ad essersi impegnato con un’altra società prima dell’inizio della stagione sportiva 2025/26 (Gioia del Colle).

Nel corso dell’udienza del 24 novembre 2025, il Tribunale Federale – presieduto dall’avvocato Massimo Rosi – ha esaminato le posizioni delle parti. La Procura Federale aveva richiesto la sospensione dell’atleta per tre mesi, mentre la difesa, rappresentata dall’avvocato Giovanni Fontana, aveva chiesto il non luogo a procedere, richiamando l’inadempimento economico della società e la sospensione delle attività comunicata nel marzo 2025.

Nelle motivazioni, il Tribunale ha ritenuto che tali elementi non fossero idonei a escludere la responsabilità disciplinare dell’atleta. In particolare, è stato evidenziato come Paris non avesse formalmente esercitato il diritto di risoluzione espressa del contratto né ottenuto lo scioglimento del vincolo secondo le procedure regolamentate. Pur rilevando profili potenzialmente disciplinari a carico di dirigenti societari, il Tribunale ha quindi disposto la sospensione da ogni attività federale per mesi tre.

Il ricorso e la riforma della decisione

Contro il Comunicato Ufficiale n. 69 del Tribunale Federale, Matteo Paris ha proposto reclamo alla Corte Federale di Appello, chiedendo l’assoluzione da ogni addebito o, in subordine, la comminazione del solo richiamo.

La Corte Federale di Appello, riunitasi il 12 dicembre 2025 sotto la presidenza dell’avvocato Claudio Cutrera, ha integralmente riformato la decisione di primo grado. Nelle motivazioni, il Collegio ha individuato come elemento centrale il fatto che l’atleta si fosse regolarmente tesserato con una nuova società per la stagione sportiva in corso, senza rilievi o contestazioni da parte degli organi federali competenti e senza che la società esponente avesse sollevato obiezioni sull’irregolarità del tesseramento.

Secondo la Corte, tale circostanza dimostra che la procedura si è svolta nel pieno rispetto delle norme federali. Dalla documentazione acquisita agli atti, e in particolare da quella prodotta in sede di reclamo, è emersa l’assenza di qualsiasi comportamento disciplinarmente rilevante a carico dell’atleta.

Per questi motivi, la Corte Federale di Appello ha accolto il reclamo, annullando la sanzione della sospensione di tre mesi inflitta dal Tribunale Federale e riformando integralmente il precedente provvedimento.

Un caso chiuso

Con il pronunciamento del 12 dicembre 2025, il contenzioso disciplinare che ha coinvolto Matteo Paris può dirsi definitivamente chiuso sul piano federale. La decisione della Corte Federale di Appello restituisce piena agibilità sportiva all’atleta e chiarisce come, nel caso specifico, il regolare perfezionamento del tesseramento costituisca elemento determinante nell’escludere responsabilità disciplinari.