PIACENZA - Tempo di riflessioni e analisi a Piacenza dopo una stagione sin qui ampiamente al di sotto delle attese. Senza tema di smentita, sportivamente parlando, fallimentare.
Eliminata in semifinale dalla Supercoppa, ai Quarti di finale di Coppa Italia con la sfida sul campo amico, nei Quarti di finale di Champions League per mano dei vice campioni d'Europa dello Jastrzebski Węgiel e nei play off, in gara 5 con Milano in casa.
Elisabetta Curti, numero uno della Gas Sales Bluenergy, analizza il momento in una bella intervista rilasciata a Matteo Marchetti su Sportpiacenza.it.
"E’ stata una delusione enorme, ora è evidente che ci vorrà tempo per smaltirla".
Fiducia sul gruppo mal riposta? "Stiamo parlando di una squadra collaudata, composta da giocatori che conoscevamo. La decisione era stata quella di mantenere la stessa ossatura dello scorso anno, con ragazzi scelti per le caratteristiche tecniche ma anche per quelle umane. Quando si perde, come è successo a noi, la responsabilità non è mai di un singolo ed è inutile cercare un colpevole. Adesso dobbiamo fare un esame di coscienza per capire dove abbiamo sbagliato"
Passo indietro. "Credevamo di poter fare molto bene e le dichiarazioni di inizio anno dimostravano che noi eravamo davvero convinti di compiere un passo ulteriore verso la vetta. Invece non è arrivato, anche se il terzo posto in stagione regolare è il migliore della nostra storia
Effetti per la delusione. "Abbiamo preso un impegno nei confronti della città e lo porteremo avanti ancora più arrabbiati di prima".
Anastasi, confermata la riconferma? "Sì, perché abbiamo fiducia in lui e vediamo il lavoro svolto quotidianamente in palestra. Quando si perde è troppo semplice dare la colpa al singolo, non è il nostro caso".
Tanti giocatori in partenza, ha inciso sul risultato finale? "Probabilmente sì"
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