Superlega | 11 aprile 2025, 11:37

Cisterna: Marini: "Puntiamo sui giovani, vogliamo essere protagonisti del futuro"

Luca Muzzioli

"Vogliamo essere il modello Atalanta o Udinese di Superlega..." dice il presidente onorario. Mercato: in arrivo il tecnico Daniele Morato e il giovane opposto Tommaso Barotto

Patron Marini con Faure

Patron Marini con Faure

CISTERNA - Cisterna come l’Atalanta o l’Udinese dei tempi migliori. Un club ambizioso che punta sui giovani, li fa crescere, li valorizza. Un’identità chiara, senza proclami, ma con una visione a lungo termine: giocare una buona pallavolo, coinvolgere la città, far diventare il palazzetto un punto di riferimento del weekend, una “domenica alternativa” per le famiglie del territorio.

Massimiliano Marini, presidente onorario del club, fondatore e amministratore della Marini Impianti di Cisterna, è soddisfatto: “Abbiamo centrato l’obiettivo playoff, ci siamo qualificati da ottavi e abbiamo giocato a testa alta contro una corazzata come Trento. La squadra ha lottato, ha vinto una partita, ha sfiorato il tie-break in un'altra: questo significa che lo staff ha lavorato bene, i ragazzi hanno dato tutto”.

Oltre al risultato sportivo, il presidente sottolinea il coinvolgimento del pubblico: “Il palazzetto si sta riempiendo, partita dopo partita. Sta nascendo un legame con la città, con le famiglie. Il nostro obiettivo è offrire uno spettacolo sportivo sano, educativo, dove portare anche i bambini. Questo è il valore della pallavolo: rispetto, fair play, condivisione”.


Cisterna oggi è l’unico presidio di Superlega tra Centro e Sud Italia, dopo la retrocessione di Taranto. Un punto di riferimento per un’intera area geografica: “Ci dispiace per Taranto, ma il nostro compito ora è anche quello di rappresentare tutto questo territorio. È una grande responsabilità, ma anche una bella occasione”.


Il modello è chiaro: puntare sui giovani. “Siamo una società giovane, con un budget limitato rispetto ai grandi club. Ma possiamo crescere. Come fece l’Atalanta, come fece l’Udinese. Anche noi abbiamo lanciato giocatori che oggi sono campioni: Théo Faure, che il prossimo anno andrà a Trento, o Stephen Maar, canadese di alto livello passato da qui. Potrei citarne molti altri”.

E nel cassetto c’è già un sogno per il futuro: “Abbiamo un’idea, un nome che potrebbe entusiasmare i tifosi. Un giocatore che farebbe divertire, attirerebbe ancora più pubblico. Non lo svelo, ma ci stiamo lavorando”.

Marini chiude con passione e realismo: “Non vinceremo lo scudetto, ma possiamo essere protagonisti. E possiamo dare un contributo alla crescita della pallavolo italiana. Perché lo sport non è solo risultato, è cultura, educazione, ispirazione. E noi vogliamo continuare su questa strada”.

Per la prossima stagione la strada è quella di un parziale rinnovamento con la voglia di continuare a stupire. Confermato il palleggiatore Alessandro Fanizza, classe 2004, e il centrale Daniele Mazzone, al lavoro sulla conferma dello schiacciatore turco Efe Bayram, ad oggi sono certi gli arrivi del tecnico Daniele Morato finalmente in Superlega dopo buone stagioni tra Bergamo e Porto Viro in A2 e del giovane opposto di dell'Allianz Milano Tommaso Barotto, classe 2005, 212 centimetri.