Superlega | 08 maggio 2025, 01:53

Trento: Soli, “Eravamo nella buca, ci hanno dato per finiti. Ma abbiamo fatto qualcosa di magico”

Luca Muzzioli

Fabio Soli

Fabio Soli

TRENTO – Vincere uno scudetto nel palazzetto dove gli avversari hanno espresso la pallavolo migliore della stagione. È la fotografia perfetta del capolavoro costruito da Fabio Soli e dalla sua Itas Trentino.

"Non so se sia il modo più giusto, ma è sicuramente il più bello – dice Soli –. Abbiamo vinto lo scudetto in casa di una squadra che tra le sue mura ha giocato il volley più spettacolare dell’anno. E non dimentichiamo da dove venivamo: in Gara 2 abbiamo perso 3-0 qui, nel primo set non abbiamo visto palla. Ma dal secondo set in poi è cambiato tutto, con un’accelerazione di cuore, con una capacità di soffrire enorme. È la sintesi perfetta di questi due anni: tante cadute, tante risalite".

L’allenatore lascia Trento dopo due stagioni che resteranno nella storia del club: una Champions League nel 2023 e lo scudetto 2025.
"Due mesi fa eravamo in una buca clamorosa. Nessuno credeva che potessimo arrivare fino a qui, ma questo gruppo ha lavorato, ha tenuto duro, ha saputo soffrire e reagire sempre. Quella di oggi è la fotografia perfetta di questa squadra".

Sul suo futuro – già noto da mesi (andrà a Verona, ndr) – Soli ringrazia i giocatori per come hanno reagito alla notizia: "Dopo la mia decisione abbiamo continuato a lavorare come se nulla fosse. Non abbiamo cambiato nulla nel nostro modo di stare insieme, di allenarci, di affrontare ogni sfida. Questo è stato il segreto più grande di questa vittoria. Senza questa professionalità e tranquillità non ce l’avremmo mai fatta".

Soli mostra con orgoglio la medaglia del suo primo scudetto da allenatore:
"Questa la metto accanto alle sconfitte di questi due anni, perché anche quelle medaglie servono per costruire qualcosa di grande. I sogni vanno conquistati, e questo lo è".

Infine, una riflessione personale: "Questo momento mi ha insegnato ancora una volta che con impegno e dedizione si può affrontare ogni difficoltà. E se hai la fortuna di lavorare con un gruppo così, allora tutto diventa possibile".