ITALIA - BULGARIA 3-1 (25-17, 23-25, 25-15, 25-15)
ITALIA: Degradi 19, Fahr 10, Cambi 5, Omoruyi 12, Danesi 6, Egonu 27, De Gennaro (L), Fersino, Eze, Malual 3, Nwakalor 4, Giovannini 1. N.E.: Nervini e Sartori (L). All. Velasco.
BULGARIA: Milanova 15, Vuchkova 12, Stoyanova 15, Stanchulova 8, Krivoshyska 5, Slavcheva 1, Karabasheva (L), Ninova (L), Saykova 1, Racheva. N.E.: Dimitrova, Kitipova, Vasileva e Marinova, All. Zitova.
Arbitri: Mohamd Ismail Fahad (QAT) e Joo-Hee Kang (KOR)
Durata: 19’, 27’, 18’, 21’.
Note: 2000 spettatori
Italia: ace 4, attute sbagliate 7, muri 16, et 15
Bulgaria: ace 1, bs 5, m 3, et 11.
HONG KONG – L’Italia femminile riparte da dove aveva lasciato: vittoriosa. Dopo i quattro successi conquistati nella prima settimana a Rio de Janeiro, le azzurre centrano la quinta affermazione consecutiva in Volleyball Nations League 2025, superando con autorità la Bulgaria per 3-1 (25-17, 23-25, 25-15, 25-15) nell’esordio del secondo round a Hong Kong. Una prestazione che, pur non priva di qualche passaggio a vuoto, conferma la crescita costante del gruppo guidato da Julio Velasco, sempre più solido sul piano del gioco e dell’identità tecnica.
Anche nei momenti di difficoltà, come nel secondo set ceduto alle avversarie, l’Italia ha saputo ritrovare equilibrio e lucidità, imponendo alla distanza la propria superiorità in tutti i fondamentali.
Stats - L’Italia chiude il match con 67 attacchi vincenti (contro i 53 bulgari), 16 muri, 4 ace e 15 errori totali (6 nel set perso), frutto di una prestazione matura, in cui brilla Paola Egonu con 27 punti (22 in attacco, 5 a muro). Ottima anche la prova di Degradi con 19 punti (15 attacchi, 2 muri, 2 ace) e Omoruyi, efficace in ogni frangente. Per la Bulgaria, Milanova e Stoyanova chiudono con 15 punti a testa, ma i soli 3 muri di squadra e 1 solo ace pesano sul bilancio finale.
Domani alle 11.00 italiane l’Italia tornerà in campo contro la Thailandia con l’obiettivo di mantenere l’imbattibilità e presentarsi al big match di venerdì contro il Giappone nella miglior forma possibile. Intanto, la conferma di una squadra sempre più solida e consapevole.
Sestetti - In campo il CT argentino si affida inizialmente a Cambi in regia, Egonu opposta, Omoruyi e Degradi in banda, Fahr e Danesi al centro, con De Gennaro libero. Dall’altra parte coach Antonina Zetova schiera la sua Bulgaria con Slavcheva in regia, Stoyanova opposta, Milanova e Stanchulova laterali, Vuchkova e Krivoshiyska al centro, Karabasheva libero.
La partita - L’avvio di gara è tutto italiano: Egonu sigla il primo punto, Danesi e Fahr fanno male dai nove metri, mentre Degradi fa valere un rendimento continuo che le regalerà un'altra partita da protagonista. La Bulgaria sbaglia troppo (4 errori nel set) e non riesce a contenere il gioco fluido delle azzurre, che chiudono il primo set in controllo (25-17).
Un parziale aperto e chiuso da Degradi, protagonista di 8 punti nel solo set d’apertura. Anche la regia di Cambi gira bene, trovando soluzioni con tutte le attaccanti.
Nel secondo parziale cambia tutto. La Bulgaria, trascinata da un turno al servizio di Stoyanova e dalla solidità di Krivoshiyska al centro, sorprende l’Italia portandosi subito sull’8-2. L’ingresso di Eze (foto sopra) e Malual smuove qualcosa, ma serve il ritorno in campo di Egonu e Cambi per riavvicinarsi sul 12-10. L’Italia pareggia i conti sul 18-17, ma nel finale la lucidità è bulgara: Milanova, Stanchulova e Vuchkova piazzano i colpi decisivi e riportano la gara in parità sul 23-25.
Il terzo set è un monologo azzurro. La squadra rientra in campo trasformata, con Egonu che firma subito tre punti e Omoruyi incisiva al servizio: l’8-0 iniziale è una sentenza. Le centrali Danesi e Fahr dominano a muro, mentre Degradi continua a martellare con precisione. La Bulgaria non trova contromisure e il 25-15 finale racconta di un’Italia padrona del campo in ogni fondamentale.
Nel quarto set Velasco in corso d'opera inserisce Giovannini e Nwakalor, dando spazio anche alla panchina. E le risposte sono convincenti. Dopo un inizio equilibrato (10-10), è proprio l’ingresso di Giovannini al servizio a dare la scossa: un ace e diversi turni efficaci portano le azzurre sul +6. Fahr e Degradi chiudono i conti, ancora una volta con autorità, sigillando un altro 25-15.