VNL Femminile | 27 luglio 2025, 22:38

VNL F.: Italia ancora d'oro! 3-1 al Brasile. Tegola, si infortuna Degradi

Redazione Volleyball.it

Azzurre capaci di vincere coralmente, Antropova Giovannini, Nervini e Cambi contribuiscono a cambiare volto ad un match iniziato in salita. E' la 29esima vittoria consecutiva delle azzurre in gare ufficiali, terzo oro di fila tra VNL e Olimpiadi

Italia, terzo oro in VNL - foto ® Galbiati

Italia, terzo oro in VNL - foto ® Galbiati

FINALE 
ITALIA-BRASILE 3-1 (22-25; 25-18; 25-22; 25-22)
ITALIA: Egonu 12, Degradi 1, Fahr 10, Orro 3, Sylla 16, Danesi 7, De Gennaro (L). Nervini 7, Antropova 18, Cambi 1, Giovannini. N.E.: Nwakalor, Fersino, Gray (L). All. Velasco
BRASILE: Gabi 15, Diana 9, Rosamaria 5, Bergmann 11, Julia 12, Roberta 1, Marcelle (L). Kisy 4, Helena 2, Macris, Jheovana. N.E:  Tainara, Lais, Lorena. All. Ze Roberto.
Arbitri: Stanislava Simic (SRB) e Juraj Mokry (SVK)
Durata: 28', 27', 29', 39'.
Italia: 58 attacchi vincenti (38,2%), 14 muri, 3 ace, 13 battute sbagliate, 22 errori avversari
Brasile: 45 attacchi vincenti (31,6%), 12 muri, 1 ace, 7 battute sbagliate, 28 errori avversari

LODZ (Polonia) – Il cielo si tinge ancora d’azzurro sul volley femminile mondiale. L’Italia del CT Julio Velasco trionfa nella Volleyball Nations League 2025 femminile battendo in finale il Brasile per 3-1 (22-25, 25-18, 25-22, 25-22), conquistando così il terzo titolo nella competizione dopo quelli ottenuti ad Ankara nel 2022 e a Bangkok nel 2024.

Una cavalcata perfetta, chiusa con 15 vittorie in altrettante partite e un percorso da record che porta a 29 il numero di successi consecutivi in gare ufficiali, considerando anche l’Olimpiade dello scorso anno. Le azzurre, spinte da una prestazione solida e corale, hanno superato una finale durissima, iniziata in salita ma dominata nei tre set successivi grazie a lucidità tattica, forza mentale e superiorità tecnica ma anche grazie alla panchina lunga.

Da registrare l'infortunio ad Alice Degradi ad un ginocchio.

Il match si era aperto con il consueto sestetto azzurro: Orro in regia, Egonu opposta, Sylla e Degradi in banda, Danesi e Fahr al centro e De Gennaro libero. Dall’altra parte della rete, il Brasile di Zé Roberto ha schierato Macris al palleggio, Rosamaria opposto, Gabi e Bergmann in posto 4, con Diana e Julia al centro e Marcelle libero.

La partita Il primo set ha mostrato un’Italia contratta in avvio, costretta a inseguire dopo il 3-7 iniziale. Le azzurre hanno reagito con carattere trovando il pareggio a quota 11 grazie a un muro di Fahr, e il primo vantaggio con un ace corto di Egonu. Sul 19-15 sembrava tutto sotto controllo, ma il blackout finale ha permesso al Brasile di piazzare un parziale di 10-3 ribaltando completamente l’inerzia del set (22-25).

L’Italia ha reagito con forza nel secondo parziale: muro dominante, difesa impeccabile, contrattacco letale. Le azzurre hanno messo a segno ben 5 muri già nei primi scambi e sono volate sul 13-5 con Sylla e Fahr protagoniste. L’unica nota stonata è arrivata sul 14-9, quando Alice Degradi, ricadendo da un salto a muro, non si rialza ed è costretta ad uscire per infortunio sorretta dallo staff. Viene sostituita da Nervini.
Le azzurre hanno chiuso il set sul 25-18 con Fahr dominante al centro e Antropova incisiva al servizio e in attacco.

Nel terzo set la gara si è fatta più equilibrata. Velasco ha confermato Antropova al posto di Egonu, e la mossa ha pagato. Dopo un buon avvio, le brasiliane hanno pareggiato i conti a metà set, ma il finale ha visto ancora protagonista la solidità del muro azzurro (14 vincenti a fine match, contro i 12 del Brasile), con Danesi e Sylla decisive nei momenti caldi. Antropova ha messo a terra palloni pesanti e un tocco millimetrico ha regalato all’Italia il set-point, concretizzato poco dopo per il 25-22.

Nel quarto parziale il Brasile ha provato il tutto per tutto, inserendo anche Kisy e Roberta per dare nuova linfa al sestetto. Ma l’Italia ha tenuto alta la pressione. Sylla ha mantenuto un altissimo rendimento, chiudendo con 16 punti (13 in attacco e 3 muri), mentre Antropova ha continuato a spingere da posto 2 (18 punti totali con 13 attacchi, 4 muri e 1 ace). Il finale è stato al cardiopalma: sul 24-21 due match point annullati dal Brasile, poi il colpo risolutivo è arrivato ancora da Antropova, su alzata di Cambi, entrata per Orro nel finale.

Le azzurre hanno chiuso con 58 attacchi vincenti, pari al 38,2% di positività, e hanno saputo sfruttare anche i 28 errori diretti delle avversarie. Il Brasile, fermo al 31,6% in attacco, ha pagato la minor efficienza offensiva e una gestione più disordinata nei momenti decisivi. In evidenza tra le verdeoro la solita Gabi, autrice di 15 punti (10 attacchi, 4 muri, 1 ace), e Julia, efficace soprattutto a muro con 5 vincenti.

Per l’Italia, oltre alle protagoniste in doppia cifra, hanno inciso anche Fahr (10 punti con 2 muri), Danesi (7 con 4 muri) e la sorprendente Nervini, entrata a freddo e chiudendo con 7 punti, tutti in attacco.

A completare l’impresa un dato emblematico: per il Brasile si tratta della quarta medaglia d’argento nella competizione (dopo 2019, 2021 e 2022), mentre l’Italia si conferma sul trono con il terzo oro in sette edizioni.