TRIESTE – La gioia di Stefano Lavarini è sincera e trattenuta solo a fatica. Dopo le tante finali perse contro Conegliano, il tecnico del Vero Volley Milano può finalmente assaporare la vittoria della Supercoppa Fineco 2025, il primo trofeo italiano nella storia del club.
"La mia più grande soddisfazione oggi" – ha esordito Lavarini – "è aver visto le ragazze mettere in campo con fiducia e spensieratezza la pallavolo che possiamo esprimere. Lavoriamo tutti tanto, chi c’era in campo, chi era in panchina e chi è rimasto a casa, e quello che non mi piace è quando non riusciamo a mostrare ciò che sappiamo fare, indipendentemente dai risultati. Oggi invece ci siamo riusciti, ed è la cosa più bella."
Per il tecnico di Omegna, la vittoria assume anche un significato personale: "Con Conegliano qualche finale l’ho persa, e quindi per una volta vivere la situazione opposta mi fa piacere. Non ho mai capito perché non potesse mai andare nella direzione giusta, oggi è successo e voglio godermi questa vittoria."
Un successo che segna anche una svolta simbolica: "Ci sono bambini, ragazzini e forse anche dei nonni che non avevano mai visto perdere l’Imoco in Italia" – ha sorriso Lavarini – "oggi invece hanno visto vincere la Milano, ed è questo il bello dello sport."
L’allenatore analizza poi gli aspetti tecnici della sfida: "È stata una partita strana, ma normale in questa fase della stagione. Ci sono ancora tante cose da costruire, altre da consolidare, e anche situazioni fisiche che incidono sulla gestione delle squadre. A volte le soluzioni arrivano dalla panchina e possono sembrare estemporanee, ma l’importante è che tutti lavorino insieme per il risultato. Loro lo fanno sempre, e oggi lo abbiamo fatto anche noi. Bello che una volta sia toccato a noi vincere."
Sui molti pallonetti e scelte d’attacco anomale viste in campo, Lavarini non si sorprende: "È normale che le palleggiatrici non siano ancora perfettamente in sintonia, si cerca continuità nel gioco e si prova qualche soluzione tattica diversa. In tutte le partite di questo inizio stagione si vedono schemi d’attacco particolari: serve tempo per ritrovare il ritmo giusto."
Infine, un pensiero per Paola Egonu, protagonista del tie-break con dieci punti personali: "Bellissimo, davvero bellissimo. Sono felicissimo, non so cos’altro dire."