MODENA – Parte questa sera il campionato della conferma per il volley maschile italiano, reduce dal titolo mondiale. Una SuperLega a 12 squadre, forse troppo ridotta per il valore e la profondità del movimento nazionale, che potrebbe trovare più equilibrio in una formula a 14. Ma anche così, il livello tecnico resta altissimo: almeno 3-5 formazioni possono competere alla pari con le migliori del panorama internazionale.
Il torneo si presenta diviso in blocchi ben distinti. In cima, un primo gruppo di tre squadre appare in grado di giocarsi lo scudetto: Perugia, Trento e Civitanova, subito eguite da Piacenza e Verona.
La Sir Susa Vim Perugia parte in pole position. Campione d’Europa in carica, la formazione di Angelo Lorenzetti ha scelto la continuità: Giannelli in regia, Ben Tara in posto due, Plotnytskyi e Semeniuk in banda, Russo e Loser al centro, Colaci libero. Nessuna rivoluzione, e forse proprio per questo c'è il rischio di "stagnare" rispetto a chi invece ha innovato di più. Ma la profondità della rosa – con Ishikawa e Dzavoronok pronti a subentrare in posto quattro – e l’esperienza di un gruppo rodato rendono Perugia ancora una volta la squadra da battere.
Alle sue spalle, l'Itas Trentino deve fare i conti con la pesante assenza di Daniele Lavia, fermato da un grave infortunio che mette in dubbio l’intera stagione. Il club, giunto al suo ventiseiesimo anno di attività, resta però un modello di solidità. Campione d’Italia in carica, ha puntato sul francese Théo Faure come nuovo opposto e sul tedesco Torwie al centro. In banda spazio al ventiseienne Jordi Ramon, chiamato a sostituire Lavia almeno in avvio di stagione. Non sono esclusi interventi sul mercato.
Terza forza annunciata, la Cucine Lube Civitanova cambia volto dopo l’addio di Lagumdzija e abbraccia il progetto dei “tre martelli”. Due di livello Mondiale... Mattia Bottolo, campione del mondo, e Alexander Nikolov, vice campione del mondo, utilizzato da schiacciatore-opposto in diagonale con il regista. A completare il roster il consolidato iraniano Poriya e l'opposto argentino Kukartsev, oltre al giovane francese Duflos Rossi. In cabina di regia Mattia Boninfante (foto), sempre più leader tecnico e caratteriale della formazione marchigiana è ben spallggiato dall’italo-argentino Orduna.
Subito dietro si colloca un secondo blocco formato da Piacenza e Verona.
La Gas Sales Bluenergy Piacenza ha rivoluzionato l’organico: confermato l’esperto Simon, ma rinnovato quasi tutto il resto. In regia è arrivato Porro (foto) da Milano; in banda restano Mandiraci e arrivano Bergmann e Gutiérrez; Bovolenta è promosso al ruolo di opposto titolare, con Galassi al centro e Pace nuovo libero dopo l’addio di Scanferla (passato a Monza). Una squadra ambiziosa ma ancora tutta da scoprire.
Infine c'è la Rana Verona, passata da Radostin Stoytchev a Fabio Soli. Una transizione non semplice: la rosa è stata costruita dal tecnico bulgaro e presenta diversi punti interrogativi. In banda ci sono Keita, Mozic e il campione del mondo Sani. Chi giocherà? Keita (foto) con la ricezione che potrebbe soffrire? O il maliano resterà sacrificato in panchina come vice di lusso in posto 2 con Darlan titolare? Molte domande, poche certezze, una coperta in apparenza corta da qualunque lato la si tiri. Curiosità: il palleggiatore Micah Christenson, per la seconda volta in carriera (era successo anche a Modena) voluto da Stoytchev, ancora una volta lavorerà con un altro tecnico...











