BRASILE - Ospite della trasmissione televisiva brasiliana Basticast, Thaísa Menezes è stata chiamata a commentare il video dell’ormai discusso servizio di Ebrar Karakurt, la finta al servizio che ha preceduto il fallo di posizione delle avversarie del Besiktas sul 14-6 del tie break, azione che fece infuriare il tecnico del Besiktas Lorenzo Micelli che non le mandò a dire, con un "Non puoi mai vincere senza rispetto" rivolto all'opposta dell'Eczacibasi.
Le parole dell’ex centrale della Seleção sono state tra le più dure mai rivolte alla giocatrice turca, ma anche al recente cambio delle regole FIVB.
Sul gesto della turca, Thaísa non ha usato filtri: "Questa ragazza non mi sorprende affatto. Niente di quello che fa, in positivo o in negativo — di solito solo in negativo — mi sorprende, perché è di un livello così basso, sinceramente…” ha esordito l’ex campionessa, aggiungendo: “Deve avere un problema emotivo molto strano, perché non è normale. Davvero, non è normale.”
Ha poi definito “pessima” la finta in battuta: "Quella sua mossettina è orribile, ma c’è chi la usa come strategia… un po’ sporca, ma comunque una strategia, no?"
Un gesto che, secondo Thaísa, non dovrebbe rientrare nell’etica della pallavolo: “Non puoi urlare perché è antisportivo, quindi non puoi nemmeno fingere di servire. Anche quello è antisportivo".
“Quelle finte sono orribili per le alzatrici. Ma il problema è molto più grande.”
Thaísa ha spiegato che una finta così può danneggiare soprattutto chi, in ricezione o in palleggio, ha tempi di partenza molto rapidi: “Per un'atleta che si muove presto, per un’alzatrice è orribile, perché è sempre lì, quasi in movimento.”
Poi, allargando il discorso, l’ex centrale ha colto l’occasione per criticare pesantemente alcune delle nuove regole introdotte dalla FIVB, in particolare sulle doppie e sulla conduzione di palla.
“Questi cambiamenti… quali altri ci sono stati? Ah, i doppi tocchi… è ridicolo. Ridicolo! Ma che sta succedendo, cavolo? Non riesco a capire.”
E ancora: “Ti alleni come una dannata — io per 25 anni — per poi sentirmi dire: 'Puoi toccare come un asino, va tutto bene'. Ma chi ha avuto questa idea?”
Secondo Thaísa, le nuove direttive penalizzano l’atleta di maggiore qualità tecnica: “Non è neanche un piccolo giro di palla: è proprio un tocco che entra, che si piega all’indietro! Perché permettere una cosa del genere? È bruttissimo, rovina lo sport. Svalorizzi l’atleta più tecnico. Qual è l’obiettivo?”
Un cambiamento così profondo che, a suo dire, mette in discussione l’essenza stessa della pallavolo: “Grazie a Dio sono quasi alla fine della carriera, perché non si può vivere così.”
Chiudendo il suo intervento, Thaísa ha lasciato aperta una domanda che suona come una denuncia: “Non riesco a capire come alcune persone si siano messe insieme e abbiano pensato che fosse una buona idea…”











