A1 femminile | 19 aprile 2023, 09:45

Ammissione ai Campionati: Lo "Sceriffo" Fabris spara a salve? Uguali al maschile, ma solo a parole?

Domani, Giovedì, in Fipav la Lega Pallavolo Femminile darà risposta alla Federazione che vorrebbe regole uguali per le due Leghe

Lo Sceriffo e le norme di ammissione al campionato

Lo Sceriffo e le norme di ammissione al campionato

MODENA - La leggenda delle regole di ammissione ai campionati narra di un primo incontro, una decina di giorni fa, in Federazione, dove le due Leghe hanno trattato la questione delle nuove norme di ammissione ai campionati. 

La leggenda, che essendo tale non è smentibile, narra di vertici della Lega Femminile, quella di Mauro Fabris, lo Sceriffodeldopingamministrativo, arrivati in federazione petto in fuori con un ardito “vogliamo le medesime regole di ammissione ai campionati della Lega Maschile”, salvo poi "accorgersi" che tra deposito contratti, F24, saldo dei compensi da certificarsi prima dell'inizio del campionato successivo, commissioni esterne indipendenti di controllo dei pagamenti e quant'altro il tutto sia alla fin fine troppo ardito. Anche per un campionato che lo Sceriffo dice essere pulito, più bello del mondo etc etc.  

Se ne riparlerà  domani, giovedì, in federazione quando la Legarosa dovrebbe portare le sue norme (dopo averne parlato con i club, se ne deduce), le solite. Perché alla fine per uguaglianza al movimento maschile Fabris e C.  intendevano solo un pari trattamento su “designazioni arbitrali” (pare - ma anche questa è una leggenda e quindi non smentibile… - che l'intramontabile presidente e la sua compagnia ritengano gli arbitri designati per il movimento rosa di secondo livello), video check, priorità di scelte campi e anticipi, stranieri etc., ma guai a toccare le questioni finanziarie ed economiche. 

Tutti i tasti che invece farebbero davvero la differenza ed eliminerebbero per davvero il doping amministrativo che non è davvero certificabile se non si depositano i contratti, se non si rispettano i pagamenti all'erario o certificano al dettaglio e non si garantiscono con garanzie finanziarie rateizzazioni, ravvedimenti etc… Se un club paga tutte le tasse e uno invece - lasciato libero di posticipare i pagamenti, aspettando le comunicazioni e controlli delle Agenzie delle Entrate per ravvedimenti differiti - rimanda, la differenza è più del doppio. Soprattutto in fase di mercato dove c'è maggiore disponibilità di risorse nell'immediato… Questo è un chiaro doping amministrativo. 

Per non parlare dell'obsoleto sistema  di richiedere il saldo dei compensi della stagione archiviata a stagione successiva bella che iniziata, mentre il movimento maschile chiede il saldo dei compensi entro il 30 giugno, prima della ammissione. 

E le donne? Tranquilli, rieleggeranno Fabris con i voti dell'A2 e l'A1 zitta. E quest'ultima non è una leggenda…  

Luca Muzzioli