di Luca Muzzioli
Con la sorprendente Germania di George Grozer (105 punti personali in quattro gare) che ha già mezzo biglietto aereo per Parigi2024 dopo aver già superato le miglior quattro squadre del girone A di Rio de Janeiro e ribaltato il tavolo dei pronostici, gli azzurri di Fefé De Giorgi da oggi iniziano una sorta di "triangolare" di tre giorni con Brasile e Cuba, in un tutti contro tutti che mette in palio il secondo posto della Pool per le Olimpiadi.
Una tre giorni che oggi parte con l'Italia che sfida l'Iran (ore 18.30, diretta SKY Sport Max, telecronaca di Stefano Locateli e Andrea Zorzi) dopo il primo confronto diretto dei tre, Brasile-Cuba; quindi domani, sabato, tocca a Italia-Cuba mentre domenica si chiude con una grande classica del Maracanazinho, Italia-Brasile, revival della finale olimpica del 2016.
Daniele Lavia, campione d'Italia di Trento in quella finale non c'era. Il suo debutto azzurro è infatti datato 23 maggio 2019, tre anni dopo, e ora vive l'emozione di giocare in un impianto iconico come il Maracanazinho: “Per me essere qui è un sogno diventato realtà, ricordo ancora che guardai in televisione la finale olimpica contro il Brasile, quindi giocare contro di loro in quell’impianto che è uno dei più famosi al mondo è qualcosa di speciale e che non dimenticherò mai" confessa il giocatore originario di Cariati, campione d'Europa 2021 e del Mondo 2022.
Si riparte dalla sconfitta con la Germania, con la squadra azzurra che dopo il ko di mercoledì pomeriggio si è ritrovata a cena in quel di Rio con il Presidente Federale Giuseppe Manfredi per stemperare la delusione e ritrovare il sorriso per scendere in campo con lo smalto migliore, perché se la qualità tecnica del gioco non è andata persa, la squadra azzurra, al termine di una stagione impegnativa e sempre volta al massimo risultato, contro i tedeschi in un sol colpo pare aver accusato tutta la stanchezza dell'anno, perdendo di lucidità.
Lavia, uno dei posti quattro di questa nazionale che ha sin qui sostenuto la squadra è concio del momento difficile: “Dispiace per aver subìto la prima sconfitta in questo torneo così importante; d’altronde conoscevamo il valore dei nostri avversari e soprattutto eravamo consapevoli del loro momento di forma, stanno giocando davvero una buona pallavolo, ma non dobbiamo scoraggiarci perché siamo ancora in corsa per l’obiettivo finale. Ora ci attendono le ultime tre partite e non abbiamo molta scelta, dobbiamo vincerle tutte, ma onestamente da questo punto di vista le cose non sono cambiate molto nel senso che abbiamo sempre giocato con l’obiettivo di vincere e basta".
Conferma poi l'analisi stanchezza: "In generale c’è un po’ di stanchezza da parte nostra ma questo non può e non deve rappresentare un alibi, i Giochi Olimpici sono un obiettivo davvero troppo importante; ci giocheremo tutto e metteremo l’anima, il cuore e tutto ciò che abbiamo in questi tre match”.
Sulla sfida con i tedeschi: “L’impegno da parte nostra è massimo, in ogni gara stiamo davvero mettendo tutti noi stessi, ma a volte capita di non riuscirci come successo con la Germania. Guardandoci indietro e analizzando le partite fino a ora giocate, devo ammettere che non ci stiamo esprimendo al massimo delle nostre possibilità, il nostro livello di gioco non è al top e arrivati a questo punto faremo di tutto per tornare ai nostri soliti livelli".
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