MODENA - Trento conquista il sesto scudetto della sua storia al termine di una gara quattro combattutissima a Civitanova, decisa al tie-break dopo un’altalena di emozioni e colpi di scena.
Le chiavi della vittoria di Trento si sono rivelate essere la maggior efficienza al servizio e la gestione dell’errore. I dolomitici hanno commesso solo 19 errori dai nove metri contro i 30 di Civitanova, a fronte di un solo ace in più (10 vs 9).
Il delta ace/errori è stato -9 per l’Itas è stato nettamente migliore rispetto al -21 dei marchigiani, evidenziando una gestione superiore della pressione al servizio. Per quanto riguarda gli errori punto, Civitanova ne ha regalati ben 45 agli avversari, quasi il doppio dei 24 errori punto di Trento. Un dato quest’ultimo che ha pesato in modo determinante sull’equilibrio della sfida.
Parità assoluta nella qualità della fase breakpoint, con entrambe le squadre capaci di andare a punto nel 26% delle azioni iniziate col proprio servizio a differenza della fase sideout nella quale Trento ha capitalizzato il 57% delle azioni di cambio palla, contro il 49% di Civitanova, confermando una maggiore solidità nei momenti chiave della gara.
Per il resto, leggera prevalenza Lube in ricezione positiva (38% vs 36%) e a muro (8 vincenti contro 6) mentre la squadra di Fabio Soli ha mostrato una migliore efficacia offensiva (55% vs 53%), sfruttando al massimo le occasioni create.
Boninfante (Lube) e Sbertoli (Trento) hanno distribuito i palloni in modo pressochè speculare: circa il 28-30% all'opposto, 17-20% in primo tempo e oltre il 50% ai posti quattro, mostrando strategie offensive alquanto simili.
Protagonista assoluto con 22 punti, 4 ace, 2 muri e un impressionante 67% di efficacia in attacco è stato Alessandro Michieletto.
Il nazionale azzurro ha sostanzialmente cambiato l'inerzia della partita con servizi decisivi e attacchi efficaci, risultando MVP della gara.
Ottimo, inoltre, il contributo offensivo offerto dal centrale Kozamernik con 5 punti su 6 in attacco e 2 muri vincenti. In casa Lube prestazione sottotono uno dei principali terminali offensivi della squadra, l’opposto Lagumdzija, che ha chiuso il match con solo 8 punti e 33% in attacco prima di essere sostituito da Dirlic, il quale ha migliorato l’efficacia offensiva con 6 punti e 55% in attacco. Nikolov e Bottolo, i due posti quattro, hanno invece mantenuto alto il livello offensivo, con Nikolov a 23 punti (60% in attacco) e Bottolo a 19 punti (50% in attacco), trainando la squadra nei momenti chiave del match.
Una vittoria quella dell’Itas figlia di una gestione più lucida della pressione, della capacità di minimizzare gli errori, così come di saper sfruttare al massimo le occasioni di cambiopalla. Civitanova, pur mostrando qualità in ricezione e a muro, ha pagato un conto salatissimo relativamente agli errori, soprattutto al servizio, consegnando così lo scudetto agli avversari.