QUEZON CITY (Filippine) – Una sconfitta che brucia, non solo per il risultato, ma per come è maturata. L’Italia cade al tie-break contro il Belgio e Riccardo Sbertoli, entrato in regia nel momento più difficile, analizza a mente fredda quanto accaduto nei primi due set e non solo.
"Peccato, anche per la sconfitta in sé – spiega – perché eravamo riusciti a rimetterla in piedi e alla fine è stata una palla a fare la differenza. Ma soprattutto, nei primi due set non siamo riusciti a metterli davvero in difficoltà, eravamo sempre un po’ con l’acqua alla gola, mai sereni, mai davvero lucidi. Questo è ciò che fa più male".
Il palleggiatore azzurro non cerca alibi, ma invita alla consapevolezza: "Dobbiamo capire che in un Mondiale queste situazioni possono capitare. Non devono destabilizzarci troppo. Non pensiamo di essere più forti o più deboli degli altri: semplicemente ci sono successe delle cose, ora dobbiamo lavorare perché non accadano di nuovo nella prossima partita".
Tra gli aspetti positivi, però, Sbertoli individua la profondità e la forza del gruppo: "Abbiamo tanti titolari, lo sappiamo. Entrare nei momenti complicati non è semplice, ma ci siamo riusciti, tutti insieme, e abbiamo rimesso in piedi una partita che ci stava sfuggendo. Peccato solo non essere riusciti a completare la rimonta".
La conclusione è amara ma costruttiva: "C’è rammarico, ma ci portiamo a casa la reazione del terzo set. Da lì dobbiamo ripartire".