Mondiali | 28 settembre 2025, 22:38

Mondiali: Giannelli in lacrime, "Questa vittoria è per Lavia, l’ho portato con me in campo"

Redazione Volleyball.it

Simone Giannelli, come non l'abbiamo mai visto

Simone Giannelli, come non l'abbiamo mai visto

 

PASAY CITY (Filippine) – Con la voce rotta dall’emozione e gli occhi lucidi come mai si era visto prima, Simone Giannelli ha raccontato quanto fosse forte la necessità di condividere questo successo con chi non ha potuto viverlo in campo.

"Faccio fatica a parlare" – ha detto stringendo la maglia di Daniele Lavia, indossata per tutta la cerimonia – "perché il dispiacere di non avere Daniele qua con noi è grande. È un grande amico, gli voglio bene. So quanto ha sofferto a casa e so quanto ci teneva a essere qui. Purtroppo non è stato possibile, ma so che è sempre stato con noi, io me lo sono sempre portato nel cuore".

Il capitano azzurro ha voluto ringraziare il compagno per il sostegno a distanza: "Lo ringrazio perché non era facile, ci ha supportato in ogni momento e sono orgoglioso di vestire la sua maglia in campo. Dani, ti voglio bene, te l’ho detto tante volte. Questa vittoria è anche per te".

Giannelli ha avuto parole anche per Sanguinetti, altro azzurro escluso alla vigilia del torneo: "È dispiaciuto anche per lui, che è sempre stato vicino a noi. Non siete abituati a vedermi così, ma ci sono tante cose che mi porto dentro. È stata un’estate difficile, ma siamo campioni del mondo e oggi possiamo festeggiare".

Poi la dedica diretta a Lavia: "Dani, mi sta bene la tua maglia, anche se sono un po’ più grosso di te. Sono felice di averti portato con me in campo. Penso che oggi abbiamo scritto la storia. Forse noi ci credevamo un pochino, ma l’abbiamo fatto vedere con i fatti: non molliamo mai e ci siamo riusciti".

Infine, uno sguardo all’essenza di questa impresa: "Per me oggi non contava solo vincere, ma anche come lo facevamo. Abbiamo sofferto, siamo rimasti uniti nei momenti difficili e ne siamo usciti tutti insieme. Sono immensamente orgoglioso dei miei compagni, perché sono stati speciali".