ROMA – A due mesi dai successi che hanno infiammato l’Italia, le Nazionali azzurre di volley sono state ricevute oggi al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un appuntamento solenne e simbolico, trasmesso in diretta su Rai2, che ha confermato il forte legame tra il movimento pallavolistico e le più alte istituzioni del Paese.
Pochi istanti prima di varcare le porte del Palazzo del Quirinale, giocatrici, giocatori e tecnici hanno condiviso le loro emozioni davanti alle telecamere.
Ekaterina Antropova, opposta dell’Italia campione del mondo, ha parlato con fierezza: "Dopo quello che abbiamo vissuto l’anno scorso, è un grande piacere essere ancora qui. Non è qualcosa da dare per scontato e siamo davvero orgogliose di rappresentare questo Paese. Tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto insieme al nostro staff. È stato incredibile."
Riflessivo, Simone Anzani, centrale azzurro fresco di ritiro dalla Nazionale dopo il titolo mondiale: "È stata una decisione sofferta, ci ho pensato a lungo. Questa maglia rappresenta tanto: non solo sport, ma anche famiglia e sacrifici. È arrivato il momento di mettere al primo posto chi mi sta vicino, ma sono fiero di tutto quello che ho dato e ricevuto. Essere qui oggi, di fronte al Presidente, è un orgoglio immenso. Dopo due anni complicati, con il rischio di non poter più giocare, questo Mondiale è stata la mia rivincita, la mia ciliegina sulla torta."
Anna Danesi, capitana dell’Italia femminile, ha sottolineato il significato profondo del ritorno al Quirinale: "È sempre un onore essere ricevuti qui, e speriamo di tornarci ancora molte volte. Questo significa che il nostro movimento continua a crescere. Giochiamo in un campo piccolo, ma quello che riusciamo a trasmettere è qualcosa di grande. In queste due estati abbiamo costruito percorsi straordinari. Il CT ci ha aiutato tanto, ma il vero salto l’ha fatto il gruppo: non avevo mai visto le mie compagne così concentrate sull’obiettivo. Sono orgogliosa di loro."
Infine, il Commissario Tecnico Julio Velasco, artefice di un triploo titolo mondiale con Italia maschile (1990 e 1994) e femminile (2025), ha scelto la via della semplicità parlando di questa annata: "Due mondiali, uno con la maschile e uno con la femminile, sono il massimo. Ma anche prima sono arrivati grandi risultati. La verità? Tutti parlano di difficoltà, ma io in questo gruppo non ne ho trovate. È stato facile lavorare con loro."