PADOVA – Undici anni, 140 mesi, 42.021 giorni. Tanti ne sono passati dall’ultimo pallone giocato da Cuneo nella massima serie della pallavolo italiana. Questa sera, alle 20.30, al Pala Kioene di Padova, la città piemontese ritroverà la SuperLega 2025/26: un ritorno che profuma di storia, orgoglio e appartenenza.
Dopo oltre un decennio di assenza, la nuova Cuneo Volley, rinata nel 2015 sulle ceneri della gloriosa società chiusa l’anno precedente, torna tra le grandi del volley nazionale. Una società rifondata, con un nuovo nome, una nuova gestione e un progetto moderno - e si spera in grado di sostenere l'inpatto con il massimo campionato - , ma con lo stesso cuore, gli stessi colori e gli stessi tifosi di sempre.
A guidare la squadra è ancora Matteo Battocchio, l’allenatore della promozione, affiancato da un gruppo profondamente rinnovato ma con solide conferme come Domenico Cavaccini e Lorenzo Codarin. Tra i nuovi arrivi spiccano due volti simbolo della pallavolo italiana: Ivan Zaytsev, 37 anni, oltre 250 presenze in Nazionale, e Michele Baranowicz, regista di esperienza e ritorno graditissimo a Cuneo, dove aveva già giocato nella “vecchia” società.
L’obiettivo è chiaro e realistico: mantenere la categoria. Una sola squadra retrocederà in Serie A2, ma la concorrenza è altissima e la stagione si annuncia durissima. Eppure, l’entusiasmo intorno al club non è mai stato così forte. La campagna abbonamenti ha superato quota mille tessere nelle prime settimane, e la presentazione al PalaCastagnaretta ha radunato oltre duemila tifosi, in un clima di autentica festa.
A rendere ancora più vibrante la vigilia, il messaggio carico di emozione firmato dai Blu Brothers, storico gruppo di tifosi biancoblù: "Stasera saranno oltre 11 anni, 140 mesi, 42.021 giorni, 2.438.904 minuti dall’ultimo pallone giocato da Cuneo in Serie A1. Chi scenderà in campo con i nostri colori deve sapere che in ogni pallone toccato, in ogni tentativo di recupero, in ogni esultanza ci deve essere tutta la rabbia e la frustrazione che ciascuno di noi ha provato in questi anni. A Cuneo non si gioca solo a pallavolo, si combatte per la gente. Metteteci il cuore e vi daremo l’anima."
Parole che riassumono meglio di ogni analisi cosa significhi questo ritorno per una città che ha vissuto la pallavolo come identità collettiva. Cuneo, che negli anni d’oro ha alzato trofei nazionali ed europei, oggi ritrova la SuperLega con la consapevolezza di un passato glorioso e la voglia di scrivere un nuovo capitolo.
Alle 20.30, a Padova, si riparte davvero. Con un pallone, un sogno e una città intera pronta a combattere.