Superlega | 16 dicembre 2025, 19:53

Cisterna guarda alla trasferta di Modena. Lanza: "Ora servono i fatti, dobbiamo reagire"

Redazione Volleyball.it

Filippo Lanza

Filippo Lanza

CISTERNA – Archiviata la pesante sconfitta con Padova, il Cisterna Volley è tornato al lavoro per preparare l’inizio del girone di ritorno, che domenica si aprirà con la trasferta di Modena. Per la prima volta il calendario della SuperLega presenta una formula asimmetrica: l’ordine delle giornate non coincide tra andata e ritorno, e i pontini ripartiranno proprio dagli emiliani, battuti 3-2 al Palasport il 16 novembre scorso in una delle prestazioni più solide dell’avvio di stagione.

A esprimere la posizione del gruppo è Filippo Lanza, che non nasconde la delusione e richiama tutti alle proprie responsabilità. "Il bagno di acqua fredda rimediato con Padova deve farci capire che non è possibile andare avanti in questo modo; le altre squadre, sulla carta al nostro livello, vanno più veloci di noi e dobbiamo reagire per tirarci fuori da una situazione difficile", afferma lo schiacciatore. "La reazione è l’unica strada da percorrere, se non vogliamo continuare a soccombere portandoci dietro un’agonia che non voglio nemmeno prendere in considerazione. Ora le parole non contano, servono i fatti".

Il giocatore insiste sul concetto di responsabilità condivisa: "Continuando a giocare così perderemo contro chiunque, domenica scorsa avremmo perso anche contro una squadra di A2. Se giochi male in questo sport non vinci. E tutto ciò è inammissibile. Ora bisogna comportarsi da uomini, non da giovani inesperti. Ognuno di noi deve prendersi le proprie responsabilità, partendo da me stesso per arrivare all’allenatore e al resto della squadra".

Per Lanza, il gruppo deve ritrovare unità e lucidità: "Dobbiamo vivere per un obiettivo comune: salvare un progetto di un’intera città. Ci sono le capacità per farlo, abbiamo un intero girone di ritorno davanti e non ci saranno più gare di serie A e di serie B: tutte le partite dovranno essere uguali. Contro Padova c’era tanto nervosismo, era come se stessimo lottando contro noi stessi".

Infine, lo sguardo si sposta a Modena, avversario in crescita e ospite di un palazzetto tradizionalmente difficile: "Ora pensiamo a Modena, dove ci attende un avversario in salute e un palazzetto dove è sempre molto difficile giocare. Dobbiamo comportarci come se fossimo all’interno di una bolla fissa, estraniandoci da tutto quello che ci circonda, consapevoli che soltanto noi possiamo tirarci fuori da questa situazione".

E la conclusione è un appello alla compattezza: "Inutile girarci intorno: c’è da lottare insieme. Questo è l’unico modo per centrare l’obiettivo".