Champions League F.: Novara vince 3-0 a Belgrado. Karakurt ne fa 25, c'è anche Adams
Importante vittoria per il team di Lavarini nella trasferta serba

2a giornata - Pool C
Crvena Zvezda BEOGRAD - Igor Gorgonzola NOVARA 0-3 (17-25, 20-25, 25-27) Crvena Zvezda BEOGRAD: Taubner 18, Mateska 6, Zivojinovic 12, Markovic 4, Cirovic 5, Canak 3, Durdevic (L), Rodic. Non entrate: Denysova, Sajic, Vrcelj, Janjic, Helic, Zigic (L). All. Pavlicevic.
Igor Gorgonzola NOVARA: Battistoni 1, Bosetti 4, Chirichella 2, Bonifacio 5, Carcaces Opon 10, Karakurt 25, Bresciani (L), Fersino (L), Giovannini 2, Varela Gomez 2, Ituma 2, Adams 10. Non entrate: Cantoni, Danesi. All. Lavarini.
ARBITRI: Muha, Goren.
NOTE - Durata set: 20', 23', 30'; Tot: 73'.
BELGRADO - L'Igor Gorgonzola Novara vince 3-0 la seconda gara della Pool C di Champions League in casa della Stella Rossa Belgrado. Si registrano 25 punti (statistiche Cev) di Karakurt, MVP (100% offensivo per lei nel primo parziale e 80% complessivo), il ritorno di McKenzie Adams dopo 40 giorni di stop dalla metà del secondo set, titolare nel 3°, 8 punti in attacco (50%) e 2 muri, gli esordi europei di Varela Gomez (con un ace e un muro a segno, quello che ha chiuso l’incontro) e Bresciani, mentre dopo l’esordio contro Potsdam sono arrivati i primi punti in Champions League per Giovannini e Ituma.
SESTETTI - Stella Rossa con Cirovic in regia e Taubner in diagonale, Canak e Markovic centrali, Zivojinovic e Mateska schiacciatrici e Djurdjevic libero. Igor in campo con Karakurt opposta a Battistoni, Bonifacio e Chirichella al centro, Adams e Bosetti in banda e Fersino libero.
LA PARTITA - Belgrado prova a intimidire le azzurre a muro (7-6) ma Karakurt firma il sorpasso con due muri (8-10) e l’ace di Bonifacio vale il +3 (8-11), con Carcaces che la imita poco dopo sul 10-14 che costringe la formazione serba al timeout. E’ ancora la cubana a tirare la volata azzurra in maniout (14-21), per poi chiudere di slancio 17-25 in parallela.
Al rientro in campo Novara parte subito forte con Karakurt (0-3) e Carcaces (0-4), mentre Bosetti (4-10, diagonale vincente) e Chirichella (ace, 4-11) ipotecano di fatto con largo anticipo il parziale. Dentro Adams sul 7-13 e al primo pallone attaccato l’americana firma il 9-14 in diagonale, ripetendosi poco dopo per il 10-15 e per l’11-17, implacabile. Varela Gomez entra e firma l’ace del 12-20, Bosetti fa 15-23 in maniout mentre Belgrado rimonta fino al 20-24 prima che Karakurt chiuda i conti in diagonale, sul 20-25.
Battistoni (muro, 2-6) e Adams (2-9) alzano subito la voce, mentre Fersino si esalta in difesa e il tecnico serbo ferma invano il gioco. Giovannini entra e va a segno (5-13, diagonale vincente), altrettanto fa Ituma che trova in diagonale l’11-18, mentre c’è spazio anche per Bresciani come libero. Novara abbassa un po’ il ritmo e la Stella Rossa un po’ alla volta (19-21, ace di Cirovic) ricuce lo strappo, mentre Giovannini firma il 19-22 e Ituma il 20-23 che sembra preludio ai titoli di coda. Un muro su Adams vale però l’impatto (23-23), Karakurt rientra e firma il 23-24 e poi il 25-26 e al terzo tentativo utile è un muro di Varela Gomez a chiudere il set e il match sul 25-27.
HANNO DETTO
Ilaria Battistoni (regista Igor Gorgonzola Novara): “Abbiamo ottenuto quello che volevamo, ovvero una vittoria da tre punti e in tre set, senza prolungare oltre la sfida. Credo che abbiamo avuto un ottimo approccio alla partita, dando fin da subito il nostro ritmo alla partita e imponendo il nostro gioco, salvo nella parte finale in cui abbiamo fatto un po’ di fatica. La cosa importante, però, è essere riuscite a chiudere il match quando sembrava che le nostre avversarie potessero ultimare la rimonta”.
Stefano Lavarini (allenatore Igor Gorgonzola Novara): “Possiamo essere soddisfatti del risultato e anche della prestazione offerta, visto che abbiamo avuto il giusto atteggiamento e abbiamo di fatto gestito senza problemi i primi due parziali e la prima parte del terzo. Abbiamo avuto modo di dare un po’ di campo a chi di solito ha meno spazio e oggi chi è entrato si è fatto trovare pronto, anche se aver rivoluzionato il sestetto ci ha tolto un po’ di ritmo. Siamo stati bravi a rimanere lì e a chiudere ugualmente, senza prolungare la partita”.
