Superlega | 07 maggio 2025, 11:00

Superlega: L'analisi di gara3. Super Trento, Civitanova travolta. Dominio totale in gara-3

Filippo Vagli

La squadra di Soli ha imposto un divario tecnico e mentale netto: 75-58 il saldo punti, Rychlicki MVP con il 74% in attacco.

Superlega: L'analisi di gara3. Super Trento, Civitanova travolta. Dominio totale in gara-3

MODENA - La gara-3 di finale scudetto tra Itas Trentino e Cucine Lube Civitanova si è conclusa con un secco 3-0 a favore dei padroni di casa, ma a colpire è soprattutto il margine complessivo: 75 a 58, ben 17 punti di differenza in soli tre set.

Un dato che fotografa alla perfezione la superiorità di Trento in ogni fondamentale chiave e la difficoltà di Civitanova a rimanere agganciata al match.

Curiosamente, la Lube ha fatto registrare una ricezione positiva superiore (40% contro il 35% di Trento), ma questo non si è tradotto in efficacia offensiva. Il dato più significativo riguarda, infatti, la fase di cambio palla, che è fortemente influenzata dalla qualità della ricezione: Trento ha chiuso il 63% dei propri sideout, mentre Civitanova si è fermata al 49%.

Una differenza che nasce soprattutto dall’attacco, fondamentale nel quale i trentini hanno messo a terra il pallone nel 61% delle azioni offensive, contro un modesto 42% degli ospiti.

Anche nella fase di break, nonostante una migliore efficienza al servizio da parte di Civitanova (delta ace/errori -9 contro -13 di Trento), sono stati i dolomitici a essere più incisivi.

Trento ha trasformato il 30% delle azioni iniziate con il proprio servizio in punto, contro il 21% della Lube, ma ha fatto la differenza grazie a un muro più efficace (8 punti diretti contro 4) e a un contrattacco di qualità superiore (52% di efficacia contro il 42% degli avversari).

La gestione degli errori ha visto ancora Trento primeggiare, con soli 17 errori punto contro i 22 di Civitanova.

Particolarmente evidente la sofferenza della Lube in rotazione P6, dove il saldo tra punti fatti e subiti è stato di -9, segnale di una difficoltà strutturale nella costruzione del gioco e nella tenuta mentale nei momenti chiave.

La partita ha mostrato un divario tecnico e mentale importante: Trento è stata superiore in attacco, contrattacco e gestione dei momenti difficili, mentre Civitanova ha faticato a trovare soluzioni e continuità. Il regista dell’Itas, Riccardo Sbertoli, ha impostato la vittoria puntando forte sui posti quattro: il 61% delle sue alzate sono andate agli schiacciatori di banda. Ha coinvolto poco i centrali (solo l'11% dei palloni in primo tempo), preferendo sfruttare le ottime percentuali dei suoi attaccanti di palla alta. Prestazione di altissimo livello di Alessandro Michieletto: 12 punti totali, con un eccellente 56% di efficacia in attacco sulle numerose alzate ricevute. Ha saputo essere decisivo nei momenti chiave del match, soprattutto nel primo set, dove ha realizzato otto punti. L’opposto Kamil Rychlicki (MVP di giornata) è stato il terminale offensivo più efficace: chiamato in causa 19 volte su 69 azioni offensive (28%), ha messo a terra uno straordinario 74% dei palloni attaccati, risultando il miglior realizzatore della partita con 16 punti.

Daniele Lavia ha chiuso con 12 punti e una percentuale di positività del 78% nel secondo set, risultando fondamentale per l’allungo trentino nella fase centrale della gara.

Come già detto, poco coinvolti dal palleggiatore dell’Itas i propri centrali (11%): Kozamernik ha chiuso con 5 punti, Flavio con 3: Una scelta tattica quella di Sbertoli di limitare il gioco al centro che ha pagato, vista la grande efficacia degli attaccanti di palla alta.

In campo opposto, Mattia Boninfante ha provato a variare il gioco: 55% di alzate agli schiacciatori ricevitori, 27% all’opposto, 18% in primo tempo, ma la ricezione non sempre precisa ha limitato la qualità delle sue scelte.

Adis Lagumdzija è stato il principale terminale offensivo dei marchigiani: chiamato in causa nel 27% delle alzate di Boninfante, ha chiuso con un buon 53% di efficacia in attacco e 11 punti, risultando il più pericoloso dei suoi.

A differenza dei 4 schiacciatori ricevitori (Bottolo, Loeppky, Nikolov, Hossein) non particolarmente brillanti nel complesso: Loeppky 43% in attacco (4 punti), Bottolo 38% (6 punti), Nikolov 36% (7 punti), Hossein 0 su 5 in attacco. 

I quattro si sono alternati in banda, ma nessuno è riuscito a garantire continuità offensiva. I centrali hanno ricevuto il 18% delle alzate totali con Chinenyeze che ha chiuso con solo il 30% di efficacia (5 punti). Meglio Gargiulo, che ha realizzato 3 attacchi vincenti su 4 tentativi (75%).

Trento ha costruito la vittoria su una distribuzione intelligente del gioco di Sbertoli e sulle altissime percentuali dei suoi attaccanti principali, soprattutto Rychlicki e Michieletto.

Civitanova ha pagato la scarsa continuità dei suoi schiacciatori, con il solo Lagumdzija a garantire un rendimento offensivo di livello. Una vittoria, quella di Trento, non solo frutto di una serata positiva, ma il risultato di una supremazia tecnica, tattica e di gestione del gioco. Civitanova dovrà lavorare molto, soprattutto sull’efficacia offensiva, per colmare un gap che, almeno in questa occasione, è apparso davvero ampio.