VNL Maschile | 19 luglio 2025, 01:31

VNL: Marco Meoni ritrova l’azzurro, emozione e orgoglio nello staff della Nazionale

Redazione Volleyball.it

Marco Meoni torna al fianco di De Giorgi

Marco Meoni torna al fianco di De Giorgi

LUBIANA - A parlare ieri prima della seduta di allenamento pomeridiana, è stato l’ex campione azzurro oro ai Mondiali del 1998, argento ai Giochi di Atlanta 1996 e bronzo alle Olimpiadi di Sydney 2000 Marco Meoni, da questa stagione nello staff di Ferdinando De Giorgi.

"L’emozione di far parte dello staff della Nazionale è tantissima. Non nascondo che, al mio esordio in questa prima partita di VNL a Lubiana, al momento dell’inno mi sono scese delle lacrime, inevitabili dopo diversi anni. Ne parlavo con mia moglie quando ho cominciato il collegiale a Cavalese: sono passati 17 anni da Pechino 2008, ultima volta che ho vestito la maglia azzurra, ed è come se l’avessi lasciata la settimana scorsa. Perché questa maglia unisce tutti e per sempre. È un onore assoluto poterla ora indossare in una veste diversa. Per me questa nuova avventura rappresenta un significato molto importante. Questa chiamata arriva in un momento personale particolare, dopo la scelta di andare a vivere con la famiglia negli Stati Uniti. Ritornare nella pallavolo di altissimo livello con la Nazionale mi dà la possibilità di restare legato a quelle che sono le mie origini. Penso poi che l’esperienza maturata da giocatore in Italia, in Nazionale e in questi anni vissuti all’estero mi abbia dato la possibilità di ampliare la visione globale su tanti aspetti. Voglio quindi mettere al servizio della Nazionale queste esperienze per dare un contributo aggiuntivo a questa squadra”.

Come è nata la possibilità di far parte dello staff azzurro? “Devo dire che negli ultimi tempi sono stato abbastanza in contatto con la Federazione per altri progetti. Dopodiché, dopo una telefonata con il General Manager delle Nazionali e aver parlato con Fefè, mi hanno proposto di entrare a far parte di questo gruppo. La mia risposta è stata ovviamente sì. Da lì ho iniziato a parlare con De Giorgi per far combaciare i programmi che ho negli USA con quelli qui in Italia, e poi tutto è partito dal mese di luglio. Il prossimo anno, invece, se tutto proseguirà come speriamo, si inizierà tutti insieme dall’inizio della stagione. Dal punto di vista tecnico penso di poter portare una voce e un punto di vista in più. Sono stato un palleggiatore e la Nazionale ha dei grandissimi palleggiatori — come lo è stato anche Fefè — che però deve avere una visione globale di tutto. Io voglio dare una mano in più anche ai giocatori in questo ruolo, trasmettere loro qualcosa da chi ha vissuto in passato la loro stessa esperienza. Per quanto riguarda l’aspetto emotivo, posso dire che io generalmente sono tranquillo e cerco di instaurare degli ottimi rapporti con tutti. Penso che Fefè mi abbia voluto all’interno dello staff anche per questo. Nel corso della mia carriera sono stato un uomo spogliatoio, nel senso di cercare sempre di tenere unita la squadra".

"Vivo in America da diversi anni. Ovviamente mi manca l’Italia, così come mi mancano alcuni modi di vivere che avevo in Italia. Ci siamo trasferiti con l’idea di fare un anno di esperienza, poi, anche a causa del Covid, siamo rimasti di più e ora i miei figli hanno cominciato ad andare al college e si trovano benissimo. Il vantaggio che ho riscontrato è che c’è la possibilità di avere maggior tempo a disposizione durante l’estate, e questo mi permette comunque di essere ora qui in Nazionale. In più, ho realizzato il sogno di poter allenare i più giovani e fare di questo un mestiere a tempo pieno."