Mondiali | 21 settembre 2025, 13:48

Mondiali: Gargiulo e Romanò, "Risposta da vera squadra. Ora si resetta e si riparte"

Redazione Volleyball.it

Mondiali: Gargiulo e Romanò, "Risposta da vera squadra. Ora si resetta e si riparte"

PASAY CITY (Filippine) – Dopo il successo netto per 3-0 contro l’Argentina, l’Italia stacca il pass per i quarti di finale del Mondiale. Tra i protagonisti della serata, Giovanni Gargiulo e Yuri Romanò, entrambi soddisfatti per la prestazione ma consapevoli che il torneo è ancora lungo e tutto da giocare.

"Oggi era una partita da dentro o fuori e abbiamo risposto presenti anche stavolta" – ha spiegato Gargiulo – "L’Argentina, come tutte le squadre di questo Mondiale, è guerrita, ci ha messo in difficoltà, ma ne siamo usciti bene come squadra e questo conta moltissimo. Siamo rimasti sul pezzo anche quando hanno spinto forte."

Sul livello mostrato dalla squadra, il centrale non si sbilancia in valutazioni assolute, ma riconosce l’importanza della prestazione: "Forse l’avversario più insidioso tra quelli che potevamo incontrare negli ottavi. Ora, come dopo Belgio, Algeria e Ucraina, ci godiamo la vittoria e poi si resetta tutto e si riparte da zero."

Gargiulo ha poi sottolineato la compattezza del gruppo: "La pallavolo non si gioca da soli. Se uno ha bisogno di qualche scambio per entrare in partita, gli altri sono lì a supportarlo. Giochiamo in quattordici, non in sei."

Accanto a lui, Yuri Romanò ha rilanciato: "Abbiamo giocato con la testa giusta dall’inizio alla fine. Loro non mollano mai e noi siamo stati bravi a tenerli lì quando spingevano, poi nei momenti decisivi li abbiamo staccati. Una partita perfetta."

L’opposto azzurro ha confermato un concetto espresso da Mattia Bottolo nelle ore precedenti: "È vero, ci esaltiamo quando l’avversario è forte e la posta in palio è alta. Anch’io quasi speravo che la Francia vincesse contro l’Argentina, perché sapevo che ci avrebbe acceso ancora di più."

Infine, sul prossimo ostacolo – che potrebbe essere il Belgio – nessuna preferenza esplicita, ma un mezzo sorriso: "È uguale chi incontriamo… però una rivincita col Belgio non sarebbe male."